Nocerino: «Il Palermo mi ha lanciato. Se Zamparini avesse tenuto l’ossatura della squadra, avremmo avuto un grande ciclo»

PALERMO, ITALY - AUGUST 12: Antonio Nocerino of Palermo greets supporters during the presentation of Palermo team before the pre season friendly tournament "A.R.S. Trophy" between US Citta di Palermo, SSC Napoli and Valencia CF at Stadio Renzo Barbera on August 12, 2010 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Antonio Nocerino, ex calciatore del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Nicoloschira.com”:

«Palermo? Nel 2008 la Juventus voleva Amauri, e in quel momento storico i giocatori del settore giovanile non venivano ritenuti così fondamentali per il progetto. Zamparini voleva me, la Juventus voleva Amauri e mi sfruttò per abbassare il prezzo insieme ad altri giocatori. Ringrazio il Palermo, che oltre ad avermi dato la possibilità di conoscere una piazza incredibile, mi ha consentito di lanciarmi a tutti gli effetti: abbiamo sfiorato la Champions e costruito stagioni fantastiche, con un gruppo che era una famiglia e venne costruito dal nulla. Si veniva dagli anni di Guidolin e bisognava migliorare quegli anni. Al mio arrivo non ci fu un bell’inizio: venne cambiato l’allenatore dopo la prima partita, con Ballardini avemmo continuità, però facemmo la differenza a livello di gruppo e squadra con Delio Rossi».

«Lì creammo una macchina perfetta, raggiungendo la finale di Coppa Italia e ottenendo il record di punti, oltre ad avere grandissimi giocatori e nazionali in ogni paese. Ce la giocavamo con le big e spesso le battevamo. Un gruppo impressionante, che riuscì a resistere anche senza direttore sportivo e si compattò: non ci serviva nulla per rendere al meglio, andavamo col pilota automatico. Vivere un gruppo così è stato un onore. Se Zamparini avesse tenuto l’ossatura della squadra, vendendo solo Pastore e comprando un difensore e un regista, avremmo avviato un ciclo di altissimo profilo come quello del Napoli: avremmo potuto centrare la Champions e divertirci ogni anno. Vendendo qualche big ogni anno, il nostro ciclo fu devastante. Pensate se fossero rimasti tutti…».