Nessuna fuga, ma il Palermo c’è

È un risultato giusto quello maturato ieri sera allo stadio “Adriatico” tra Pescara e Palermo. Alla luce del gioco offerto dalle due formazioni nell’anticipo della 13^ giornata di serie B, il 2-2 finale ci sta, ma lascia comunque un po’ di amaro in bocca ai rosanero. In terra abruzzese si è giocato praticamente un tempo per parte, con gli uomini di Tedino che hanno fatto bene nella prima frazione, chiudendola infatti in vantaggio per 2-1, e quelli di Zeman che sono saliti in cattedra nella ripresa pareggiando dopo pochi secondi dal fischio d’inizio. Risultato? Una partita bella, divertente e scoppiettante. Di quelle che raramente si vedono in serie B.

Bravo il Palermo nel primo tempo a saper reagire, ancora una volta, al gol subito (la firma è di Capone) e a ribaltare il risultato grazie a Chochev e ad un grandissimo gol di capitan Nestorovski. Meno bravo nel secondo, quando ha accusato troppo il colpo della rete del 2-2 dell’ex rosa Brugman. Da lì in poi i rosanero sono sembrati in balia degli avversari, rischiando più volte di subire anche la rete del ko. Ieri sera, infatti, quella che fino a quel momento era la difesa migliore del campionato ha traballato un po’ troppo. La prima rete dei Delfini è frutto di un’incomprensione tra Cionek e Posavec, col il croato che dopo aver accennato ad uscire tra i pali è infine rimasto sul posto ingannando il proprio difensore e servendo a Capone la possibilità di andare in gol.

L’estremo difensore rosanero più avanti si è riscattato. Lo aveva fatto anche qualche secondo prima del 2-2 di Brugman, ma l’errato rinvio di Murawski ha permesso agli azzurri di pareggiare. Murawski che ieri sera è apparso sottotono rispetto alle precedenti uscite, al contrario dei suoi compagni di reparto Jajalo e Chochev. In particolar modo il bulgaro, autore del gol del momentaneo 1-1 e non solo. Chochev, infatti, aveva segnato anche la rete del 3-2, annullata erroneamente dal direttore di gara per fuorigioco. A questo si aggiunge poi un sospetto rigore su Cionek per fallo di Fiorillo. Ecco perché il punto conquistato a Pescara lascia un po’ di amaro in bocca. Due episodi che avrebbero cambiato l’esito della partita, ma nel calcio succede anche questo e bisogna guardare avanti. D’altronde, come già detto, sul piano del gioco il risultato è giusto.

Non si può nemmeno condannare capitan Nestorovski per il gol sbagliato in pieno recupero. Una terza doppietta consecutiva andata in fumo. Anche questo però, nel calcio, ci può stare. Ieri non c’è stata la fuga in classifica, ma in attesa di conoscere i risultati di Parma, Frosinone ed Empoli, il Palermo è primo in classifica e guarda ancora tutti dall’alto. Il Palermo c’è. La speranza è che alla lunga tutti questi episodi non pesino troppo.