Nazionali e infortuni: è emergenza in difesa. Il muro rosanero reggerà?

Dopo la cessione di Thiago Cionek, la difesa del Palermo è stata oggetto di discussione tra i tifosi che vedevano nell’esperto centrale polacco un punto di riferimento della retroguardia. Complice il contratto in scadenza, ma anche il rientro di Slobodan Rajkovic, l’ex ds Fabio Lupo insieme alla società ha valutato come “sacrificabile” Cionek, visto che le soluzioni presenti in casa sono apparse più che valide.

In realtà, un papabile sostituto, seppur utilizzabile sul lato opposto della difesa come centrale di sinistra, è arrivato e corrisponde all’identikit di Corentin Fiore. Il centrale belga, adattabile anche come terzino, è stato fin qui però un oggetto misterioso visto che nella casella “presenze in campionato” figura il numero zero. La retroguardia rosanero dunque, dopo la ripresa del campionato, è stata caratterizzata da un avvicendarsi di aspiranti candidati al difficile compito di sostituire Cionek. In ordine, Dawidowicz, Szyminski e lo stesso Rajkovic si sono susseguiti per cercare di riassestare una difesa che per due terzi è stata saldamente composta da Bellusci e Struna.

Nelle ultime settimane, il giocatore maggiormente accreditato a ricoprire  il ruolo di titolare sembrava essere proprio il serbo Rajkovic, che però sfortunatamente dopo il lungo stop, ha avuto un’altra ricaduta nel match vinto dal Palermo per 4-1 contro l’Ascoli. Altro infortunio, altra sostituzione dunque, è arrivato il turno di Pawel Dawidowicz che tanto bene in stagione ha fatto in più ruoli. Tedino sembra aver trovato nel polacco di proprietà del Benfica (il Palermo ha un diritto di riscatto di 3,5 milioni) un uomo di fiducia, capace anche di gestire la manovra grazie a dei piedi che risultano essere più da centrocampista piuttosto che da difensore. Impiegato sulla linea mediana proprio contro l’Ascoli a causa dell’emergenza in mezzo al campo, Dawidowicz è tornato a fare il centrale di destra nella sfida vinta dai rosanero contro il Frosinone, gara dove la difesa rosa è stata una vera e propria fortezza annullando ogni tentativo da parte dei ciociari.

Problema risolto dunque? Assolutamente no, perchè adesso il punto critico è un altro: sostituire un leader come Giuseppe Bellusci. Si perchè l’ex Empoli ha sofferto durante gli ultimi minuti del match di sabato scorso giocato al  Barbera e dopo le analisi di rito il Palermo ha comunicato che per il difensore l’infortunio è più fastidioso del previsto. “Lesione della giunzione mio-tendinea del muscolo flessore della gamba destra”, questo recita il report dell’equipe medica dei rosa, con il giocatore che ne avrà almeno per 3 settimane, saltando un momento clou della stagione durante il quale il Palermo si giocherà le proprie chance di promozione. Novara, Carpi, Entella e probabilmente anche il recupero di Parma, saranno le gare che il classe 89′ dovrebbe essere costretto a saltare, con Tedino che adesso è alle prese con un’altra emergenza.

Le scelte saranno condizionate non soltanto per la prossima importantissima gara di sabato contro il Novara, ma specialmente per il periodo durante il quale i rosanero perderanno alcuni pezzi dell’organico a causa delle convocazioni delle nazionali. Se il problema nella retroguardia può essere risolto con l’inserimento di Szyminski, Accardi o Fiore per la prossima gara di campionato, quello che preoccupa di più sarà anche l’assenza di un perno fondamentale come Aljaz Struna che salterà la gara contro il Carpi per rispondere alla convocazione della Slovenia, mettendo così il Palermo in una situazione di totale emergenza con una difesa da reinventare. Con ben nove centrali in rosa, c’è poco da rimproverare al mercato svolto dall’ex ds Fabio Lupo, ma sicuramente c’è da fare una riflessione riguardo alla miriade di infortuni che hanno colpito il Palermo specialmente nel reparto arretrato.

Il primo a fermarsi agli albori della stagione è stato Andrea Ingegneri, poi è stato un susseguirsi di stop con Rispoli, Aleesami, Rajkovic e per ultimo proprio Bellusci. Ora c’è bisogno di tutti, perchè le partite cominciano ad essere sempre meno e di tempo probabilmente più avanti non ce ne sarà. Il Palermo deve difendersi dall’assalto delle inseguitrici e nel contempo deve anche puntare ad arrivare davanti al Frosinone per evitare spiacevoli situazioni in zona play-off. A Tedino il compito di tenere in piedi ancora una volta la baracca, il tempo di tirare i remi in barca non è ancora giunto e lo sprint finale sta per iniziare. Il muro rosanero riuscirà a reggere in questo finale di stagione?