Melissano racconta l’ascesa di Pio Esposito: «Tutto partì da una scintilla a Palermo»
Vedere autostrade dove altri scorgono solo viottoli. È così che Stefano Melissano, direttore sportivo dello Spezia, ha scoperto Pio Esposito. Un’intuizione nata nell’aprile del 2023 e raccontata dallo stesso dirigente in un’intervista ad Armando Napoletano per Tuttosport. «Eravamo ancora in Serie A – spiega Melissano – e con grandi speranze di salvarci. Dopo una partita incrociai il suo agente Giuffredi e feci una richiesta: volevo Pio a luglio».
La retrocessione dello Spezia non cambiò le intenzioni del club. Anzi, rafforzò la volontà di puntare su quel ragazzo che, a Castellammare, nel rione Cicerone, veniva chiamato il “piccolo Nedved”. Sempre su Tuttosport, Melissano ricorda: «Pio si presentò al ritiro con il fratello Salvatore e una grande carica. Era strutturato diversamente, ma la testa era già quella di un professionista».
Dopo una prima parte di stagione a singhiozzo con Alvini, arrivò il cambio in panchina e con D’Angelo iniziò la svolta. «Il gol a Palermo, poi quello al Venezia all’ultima giornata – ricorda ancora Melissano nell’intervista rilasciata ad Armando Napoletano su Tuttosport – gli hanno fatto scattare qualcosa dentro. Ha acquisito un’autostima enorme».
Il lavoro sul fisico, condotto dallo staff tecnico, ha fatto il resto: «Ha messo su 7-8 chili di massa muscolare, ha preso le movenze del centravanti vero», prosegue Melissano. E i numeri lo confermano: 19 reti, 3 assist, dieci legni colpiti. Una stagione che ha portato lo Spezia a un passo dalla promozione e ha consacrato Esposito.
Ora, con il gol al River Plate e la ribalta del Mondiale per club, la sua carriera ha preso il volo. Tornare indietro sembra impossibile, ma quella scintilla, come scrive Napoletano su Tuttosport, era scoccata già a ottobre. Alla Favorita.
