Marotta: «Gap con la Juventus è ampio. Vi dico tutto su Spalletti e Conte. Scambio Dybala-Icardi? Paulo…»

L’Ad dell’Inter Beppe Marotta, intervenuto durante il programma “Radio Anch’io”, ha parlato del futuro nerazzurro. Queste le sue dichiarazioni: «Inter? Un po’ di difficoltà di inserimento c’è stata. Il passaggio da una società all’altra è sempre difficile perché cambia tutto. Gap con la Juve incolmabile? Io all’Inter posso garantire soprattutto l’esperienza, questa è una cosa importante. La Juventus ancora, per diversi anni, reciterà il ruolo da protagonista perché il gap economico e non solo è molto ampio. Icardi ancora all’Inter? Le percentuali sono difficili da fare nel calcio. Il ragazzo sta acquisendo una grande esperienza professionale. E’ una risorsa importante per il club. Ha un contratto ancora di due anni e al di là dei rinnovi di rito, è uno dei migliori giovani attaccanti in circolazione. Tutte le valutazioni verranno fatte al momento giusto. La volontà della società è importante, ma è fondamentale anche quella del giocatore. Spalletti? Ha ancora due anni di contratto. L’Inter sta viaggiando assolutamente in linea con gli obiettivi, è giusto dargli fiducia. Abbiamo gli stessi punti ma con due posizioni in più rispetto all’anno scorso. Spero che possa raggiungere in pieno l’obiettivo prioritario. Spalletti non è un novellino di questa professione, con i fatti ha dimostrato di valere questo ruolo. Conte? Sono conseguenti dal fatto che è libero ma anche perché rappresenta il profilo di un tecnico vincente. Lui rappresenta quel tipo di allenatori che si inserisce nei club in modo molto forte. E’ normale che venga accostato a diverse società. Sottolineo però come Spalletti abbia creato una struttura di squadra in costante crescita. Lui è a pieno merito il tecnico dell’Inter ed è giusto dargli questi meriti. Scambio Dybala-Icardi? Il valore del nostro attaccante è palese, d’altro canto, anche se in un momento di involuzione nel rendimento, Dybala è un calciatore molto forte anche umanamente. Al di là del Dna che si porta dietro un calciatore, la differenza la fa l’uomo. E’ un professionista serio, come lo è del resto Icardi che essendo giovane deve comunque ancora crescere».