Marino (Pres. Olbia): «Favorevole alla riforma della Serie C. Non possiamo essere paragonati…»

«Non sarei affatto contrario al progetto di dividere la terza serie in ‘C Élite’ e Serie C. La prima con un solo girone nazionale, sulla falsa riga della Serie B, e la seconda con due gironi da 20 squadre semiprofessionistiche. Una riforma che permetterebbe di creare un prodotto nuovo, con maggiore appeal televisivo. Più introiti per la ‘C Elite’ e meno pressione fiscale per la C. Una proposta che la Federazione aveva già accarezzato: Il presidente Gravina stava già lavorando in questo senso. Inoltre, una nuova categoria semiprofessionistica offrirebbe maggiori possibilità per i giovani calciatori”. Resterebbe da capire come effettuare la suddivisione delle squadre: “Semplice, in base alle classifiche della prossima stagione. In questo modo ci sarebbe un principio meritocratico e il Governo avrebbe un anno di tempo per definire gli status professionistici e semiprofessionistici. Ma sarebbe importante stabilire da subito le regole di promozioni e retrocessioni. Bisogna fare in fretta. È inaudito che oggi un club di C venga equiparato ad uno di Serie A. Prendiamo come esempio l’emergenza Covid-19. Vorrebbero farci tornare in campo ma il protocollo sanitario è inattuabile in C, sia sul piano finanziario che sanitario. Non è colpa nostra se siamo professionisti con meno entrate e risorse rispetto a Serie A e B. I calciatori devono essere protetti in tutte le categorie». Queste le parole del presidente dell’Olbia, Alessandro Marino, rilasciate ai microfoni del sito del noto esperto di calciomercato, Gianluca Di Marzio, in merito alla riforma della Lega Pro.