Marchegiani: «Playoff? Cagliari mia favorita numero uno»

Intervenuto ai microfoni di “TuttoCagliari.net” Luca Marchegiani ha parlato in merito alla serie B e alla lotta playoff.

Ecco le sue parole:

«Il Genoa partiva coi favori del pronostico ed è riuscito, soprattutto dopo il cambio di gestione tecnica, ad assorbire la pressione e a far valere l’oggettiva competitività e superiorità della sua rosa. Per il Frosinone vale il discorso diametralmente opposto: è partito in sordina, a fari spenti, e poi si è imposto come il legittimo leader della classifica. Si è trattato di una sorpresa? Direi fino a un certo punto: osservando bene l’organico dei ciociari si nota che diversi giocatori, almeno quattro o cinque, avevano maturato importanti esperienze pregresse nella cadetteria, e sapevano bene come si vince questo tipo di campionato. Il mix è stato completato da un gruppo di giovani che hanno dato vivacità e brillantezza alla squadra di Fabio Grosso, bravissimo ad assemblare un collettivo che ha vinto col gioco – forse il migliore della categoria – e con la continuità di risultati e prestazioni. Va poi detto che, in un campionato equilibrato come la serie B, se si riesce a conquistare una posizione di significativo vantaggio in classifica è molto probabile, viaggiando sulle ali dell’entusiasmo – e alla luce del fatto che, proprio a causa dell’alta competitività del torneo, è difficile recuperare un gran numero di punti – arrivare fino in fondo».

«Playoff? Le prime posizioni – la terza e la quarta, ma direi anche la quinta e la sesta – sono abbastanza definite. Le ultime due, invece, sono ancora aperte, e diverse squadre hanno la possibilità di inserirsi. Per quanto mi riguarda Bari e Cagliari – e attendiamo di vedere in che condizioni arriverà il Südtirol – hanno un netto vantaggio in ottica promozione rispetto a tutte le altre. Certamente chi arriverà terza e quarta, saltando il turno preliminare, godrà di un beneficio notevole. Cagliari e Bari le metto sul podio delle favorite per diverse ragioni: per il campionato che hanno fatto, per la qualità delle loro rose. Soprattutto il Cagliari mi pare che abbia trovato negli ultimi tempi l’alchimia e l’equilibrio giusti, oltre a quella spinta emotiva che ti trascina quando ‘senti’ la possibilità di raggiungere un obiettivo importante. Come sorpresa indicherei il Südtirol. Non mi sento di considerare il Frosinone come la squadra rivelazione, perché i laziali potevano contare su interpreti di indubbio valore ed esperienza. Invece la compagine di Pierpaolo Bisoli, poco considerata ai nastri di partenza, ha sparigliato le carte e si è issata stabilmente nei quartieri alti della graduatoria. La grande delusione? Francamente mi aspettavo un campionato diverso da parte del Parma. Magari i ducali poi riusciranno a strappare comunque la promozione, ma alla luce del loro potenziale sarebbe stato lecito attendersi un rendimento più costante. Non dico che avrebbero dovuto dominare il torneo, ma erano partiti con il chiaro intento di rivestire un ruolo da protagonisti assoluti. Invece sono rimasti un po’ sotto traccia».

«Cagliari? Secondo me è stato, nel complesso, un campionato un pochino al di sotto delle attese. Però la squadra è arrivata ai playoff, e ci è arrivata nelle condizioni migliori. Il che in parte riscatta il rendimento altalenante fatto registrare lungo il cammino. C’è da dire che quest’anno era difficile imporsi: le pretendenti alla promozione erano tante e tutte molto attrezzate. Anche arrivare alla serie A tramite i playoff lo considererei un grande traguardo. D’altronde c’è stato un momento della stagione in cui il Cagliari aveva bisogno di assestarsi e di trovare la quadra: forse è stato per questo che non è riuscito a lottare per le prime due posizioni. Il Cagliari è la mia favorita assoluta, anche per le condizioni in cui arriva a questo appuntamento. Certo, si tratta di partite secche e a volte indecifrabili: in passato ho visto venire beffate squadre che avevano stradominato la stagione e che, per qualche strana congiuntura, non erano riuscite a salire in A direttamente. Poi ai playoff, per circostanze o episodi avversi, sono state eliminate. Sono gare da prendere con le molle, sperando anche in un pizzico di fortuna che negli spareggi gioca sempre un ruolo importante».