Lucarelli: «Senza il calcio sarei diventato…»

«La mia squadra del cuore è il Livorno, mentre il mio presidente preferito è stato Semeraro del Lecce. Il compagno di squadra più forte che ho avuto è Cavani. Il club in cui mi sarebbe piaciuto giocare è l’Inter. L’allenatore ideale? Direi Mazzarri. Non dimenticherò mai la partita tra Livorno e Roma finita 3-3. Senza il calcio avrei fatto lo scaricatore di porto oppure il veterinario, la professione che sognavo da bambino. Per il calcio ho rinunciato a tutte le cose che fanno i ragazzi dai 18 ai 30 anni, però si è trattato di sacrifici per i quali ne è sicuramente valsa la pena. La gente di Messina, Livorno e Napoli? I livornesi sono ingrati, i napoletani unici, i messinesi passionali. Il problema del calcio italiano? Ritengo sia la mancanza di presidenti con progetti seri, vedi Empoli, Udinese o Atalanta, oppure De Laurentiis a Napoli o Cairo al Torino. In Lega Pro ci sono invece troppi avventurieri che utilizzano il calcio per scopi poco nobili». Queste le parole rilasciate da Cristiano Lucarelli ai microfoni di “MessinaSportiva.it”.