Lommel, Di Bartolo: «Orgoglioso di poter giocare al Barbera. Mio papà è di Palermo»

Il Palermo in questi giorni ospita il Lommel. Nella rosa guidata da Steve Bould, c’è anche un giovanissimo portiere italiano. Arrivato al Lommel SK nell’estate del 2023, si tratta di Francesco Di Bartolo intervistato da “LiveSicilia”.

Ecco alcune sue parole:

«Se ho seguito il Palermo? Sì, a dire la verità ho visto più di qualche partita. Spero con tutto il cuore, soprattutto per la mia famiglia, che il Palermo riesca ad andare avanti. Mio padre segue il Palermo, anche mio nonno lo segue. Sono emotivamente coinvolti possiamo dire. E lo spero anche per il City Football Group. Sarebbe importante che questo gruppo continuasse ad andare avanti e magari riuscire a portare tutte le squadre nei top campionati europei e magari anche fuori dall’Europa. Corini? Ieri pomeriggio è stato stato un piacere e un onore conoscerlo personalmente. Penso che questi tre giorni ci serviranno soprattutto per per apprendere anche qualcosa da un allenatore di questo calibro e anche da certi giocatori che hanno fatto tanti in Serie A o in Serie B. Quindi posso solo dire che io sono venuto qua per dare il mio massimo e per provare ad apprendere tutto quello che posso da questa esperienza. C’è solo da imparare da un allenatore e da calciatori di questo livello qua».

«Desplanches non lo conosco personalmente, però i numero parlano da soli. Un portiere che riesce a vincere il premio come miglior portiere al Mondiale Under 20 si presenta da solo. Già quando era al Milan, in Primavera, l’ho sempre apprezzato e mi dispiace di non aver avuto la possibilità di incontrarlo in questi giorni. Però sono contento per lui che sia con l’Italia Under 21 e gli auguro tutto il meglio. Da Pigliacelli, un portiere di questo livello, c’è solo da imparare e da prendere spunto su qualsiasi ambito. Dalla gestione della partita ai gesti tecnici che sono da grandissimo portiere. Amichevole? Sicuramente la affronteremo al duecento per cento. Non capita tutti i giorni di poter giocare in uno stadio così importante, davanti anche a una cornice di pubblico così calda e così vicina alla squadra. Poi personalmente sarà anche un’emozione ulteriore, perché da italiano poter giocare al Barbera è qualcosa che mi riempie di orgoglio!».