Lo Faso in sala stampa: «Sognavo la A sin da bambino, indossare questa maglia è il massimo. Prestito a gennaio? Zamparini…»

Protagonista dell’odierna conferenza stampa in casa Palermo, l’attaccante palermitano Simone Lo Faso ha parlato dell’esordio in serie A, di Zamparini e di tanto altro. Ecco quanto raccolto dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

SALTO IN PRIMA SQUADRA: «Ho bruciato le tappe? Non ho bruciato le tappe, dopo la Primavera è normale affacciarsi in prima squadra. Salto importante? Penso che ci siamo sempre allenati al massimo noi Primavera. Poi chi più che mi meno è stato chiamato in causa. Salto in prima squadra? Non ho capito il momento in cui avrei giocato in prima squadra. Non te ne rendi conto».

ESORDIO: «Sinceramente ho retto bene l’emozione, non mi tremavano le gambe. Sono entrato con la tranquillità giusta e questo è stato importante».

PALERMITANO: «Per qualsiasi bambino palermitano giocare in serie A è sempre il massimo. Non mi sento nessuna responsabilità addosso, vivo tutto con tranquillità. È una grande soddisfazione indossare questa maglia da tifoso e da palermitano. Tabù palermitano? Penso ad allenarmi, poi sceglie il mister chi mandare in campo».

FAMIGLIA: «Grazie a loro non ho sentito pressione all’esordio. Quando sei pressato c’è il rischio di montarsi la testa. Io mi alleno sempre il massimo per rispondere presente e mettere in difficoltà il mister».

DE ZERBI: «Il suo calcio può fare al caso di tutti, è un tecnico preparatissimo».

MODELLO: «Cerco sin dal ritiro di apprendere da tutti in squadra. Con Diamanti ho un ottimo rapporto così come con tutti, cerco di rubare qualcosa alla loro esperienza».

PRESTITO A GENNAIO: «Io penso sempre ad allenarmi bene, poi la società deciderà se mandarmi in prestito».

LA GUMINA: «Mi sono sentito con La Gumina sulla coincidenza dell’esordio con il Milan. Siamo rimasti molto amici con Nino».

CAGLIARI: «Esordire contro il Cagliari? Io mi faccio sempre trovare pronto, sia negli allievi che in prima squadra l’importante è avere la testa per reggere le pressioni».

MESSAGGIO AI PIÙ GIOVANI: «Penso che i genitori devono fare i genitori e non fare pressioni ai figli. Quello che posso augurare a tutti i giovani è che se si vuole seguire un sogno va inseguito con determinazione e sacrificio. Solo così si coronano i sogni».

SALVEZZA PALERMO: «Anche noi giovani possiamo contribuire. L’importante è sempre tenersi pronti quando si viene chiamati in causa».

RINGRAZIAMENTI: «Ringrazio Zamparini per la fiducia e per la possibilità che mi ha dato. Crede veramente tanto in me. Ringrazio tutti gli allenatori che ho avuto sin dai pulcini che dalla Primavera».

CASSANO: «Io come Cassano? Mi rivedo in un certo senso soprattutto per il tocco palla, posso essere solo contento per il paragone. Antonio è un grande calciatore».

GIOVANI IN SERIE A: «Io penso che il calcio italiano da diversi anni è già cambiato. Sono ormai tanti i giovani che arrivano in A. Penso che i vari Locatelli Donnarumma siano adatti per la serie A».

UMORE PALERMO: «Io vedo sempre lo stesso Palermo. Ad ogni partita entriamo in campo per vincere. Purtroppo la fortuna a volte non ci sorride. Siamo un gruppo positivo che si impegna».

ESORDIO IN TIM CUP: «Giocare al Barbera con tutti i tifosi che ti guardano è stato emozionante. Essendo io per primo tifoso del Palermo ci tengo più di tutti, lottare per la propria maglia è qualcosa di fantastico».