Coronavirus: le trasferte di lavoro sono sparite e molte non torneranno

Secondo quanto riporta “Repubblica”, se dopo il Coronavirus non dobbiamo tornare alla normalità di prima, come ci ripetiamo per farci coraggio, cosa dobbiamo eliminare? Ho provato a fare un elenco personale, e al primo posto ci sono finite le trasferte di lavoro. Mai più. Mai più, mi sono detto: mai più Roma-Milano-Roma in giornata, le corse in taxi, le attese in aeroporto, il volo da meno di un’ora e poi un appuntamento lampo prima di tornare a casa. E non è che in treno fosse molto diverso: certo in treno puoi leggere, studiare, dormire, ma alla fine il tempo è quello, è una giornata che se ne va.
Per fare un incontro che, adesso lo abbiamo capito, può diventare una video chiamata: ci vediamo su Zoom e tanti saluti. Il settore dei viaggi per affari era un settore importante dell’economia. Quanto importante? Si calcola che quest’anno la perdita sarà di 820 miliardi di dollari, 190 se consideriamo solo l’Europa. Treni, aerei, taxi (tanto paga l’azienda), ristoranti (paga sempre l’azienda). E soprattutto intere giornate a spostarsi per vedere qualcuno. Intendiamoci, è importante vedersi: secondo una ricerca di Harvard, una richiesta fatta di persona ha 34 volte più possibilità di essere approvata della stessa richiesta fatta via email. Ma una videochiamata non è come una email, è molto più efficace.
E certi viaggi di lavoro mordi e fuggi non erano per farsi approvare qualcosa, ma per approfondire un tema magari. Zoom, o Meet o Teams, bastano e avanzano in tutti quei casi. Senza contare che molte aziende sono in crisi, e devono tagliare i budget; altre hanno addirittura chiuso; e che sui viaggi all’estero pendono infinite questioni di quarantena e sicurezza, anche per chi vola in business. Questo per dire, che riprenderemo a viaggiare per piacere. E anche per lavoro, quando sarà davvero importante vedersi. Ma tutte quelle trasferte che scandivano la settimana di molti di noi, questo muoversi come palline da flipper su e giù per l’Italia per partecipare ad un convegno o intervenire a un dibattito, forse sono finite per sempre. Capisco che che in una economica che misura tutto solo in termini di consumi possa essere un problema, ma vuol dire che consumeremo altro. L’ambiente ringrazia e anche la nostra vita quotidiana ci guadagnerà.