Le idee di De Laurentiis: «Campionati vanno divisi per città. Piazze da 3 milioni di abitanti non possono giocare con quelle da 30.000»

Aurelio De Laurentiis ieri è intervenuto come ospite nel corso dell’ultima puntata di “Che tempo che fa” esprimendo le proprie idee su come dovrebbe essere il calcio.

Ecco le sue parole:

«Io sono molto sincero e la sincerità non paga. In Italia esiste il leccaculismo, io non sono così. Quando non hai successo sono tutti pronti ad uccidere, quando lo hai sono tutti intorno a te. Ci sono campionati che non sono equilibrati, i kart non gareggiano con la Formula 1. I campionati dovrebbero essere divisi per tipologia di città, non puoi far giocare una città con 3mln di abitanti con una da 30mila. Una gara così nessuno la vede e gli sponsor non partecipano. Vorrei recuperare i giovanissimi che si stanno rincretinendo con gli smartphone e le piattaforme dove giocano e non hanno più la capacità e la pazienza di seguire il calcio. Vorrei parlare con il ministro della pubblica istruzione e pregarlo a insegnare nelle scuole ai bambini di diventare allenatori».