L’analisi di Ignazio Arcoleo: “«I have a dream» Dietro il salvataggio c’è Barbera da lassù”

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta il pensiero di Ignazio Arcoleo sul momento del Palermo. L’ex tecnico rosanero si ispira al motto «I have a dream», che diede inizio al celebre discorso di Martin Luther King negli anni di protesta per i diritti civili della popolazione di colore negli Stati Uniti d’America. Quel sogno divenne realtà perché era giusto così. Anch’io, dopo avere onorato la maglia del Palermo in tutti i campi d’Italia, sognavo di allenare la squadra del mio cuore per darle un gioco spettacolare e vincente. E quando la famiglia Ferrara mi chiamò, in un momento di grande difficoltà economica per la società del Palermo, accettai l’incarico con entusiasmo fra lo scetticismo ed il pessimismo generale. Chi crede nei sogni ha la forza di farli avverare, come la famiglia Mirri che ha sventato lo spettro penalizzazione in virtù dell’accordo raggiunto con la società: ha fornito un aiuto finanziario per un mese e si sta dando fare per cercare qualcuno che possa acquistare il club. Oggi mi piace fantasticare sognando che dietro Dario e Daniele Mirri ci sia la regia dall’alto del mitico presidentissimo e zio, Renzo Barbera. Ritengo che sia doveroso riempire il Barbera per dare sostegno ai giocatori e garantire al contempo al presidente Rino Foschi un cospicuo incasso per la gestione ordinaria della club. Le autorità cittadine e le forze politiche, poi, che hanno a cuore lo sviluppo economico della città devono capire l’importanza di avere una squadra ad alto livello a rappresentare la Sicilia nel massimo campionato. Ricordo che la notte in cui battemmo il Parma in Coppa Italia andai a cena a Sferracavallo con amici mazzaresi e trovai tutti i ristoranti pieni di tifosi provenienti dal trapanese. Il Palermo in A è un volano economico. Le istituzioni dovranno dare alla nuova società, che spero si costituirà entro il prossimo mese, la possibilità di poter realizzare le strutture necessarie per mettersi al passo con i tempi. Ho apprezzato molto la sincerità di Dario Mirri quando ha parlato di trasparenza finanziaria da offrire a chi fosse interessato all’acquisto del club, ritengo che questa nobile qualità morale sarà la forza vincente del nuovo progetto. Spero che la nuova proprietà vorrà tenersi ben stretto un dirigente capace, leale e onesto come Rino Foschi.