La Svezia accusa gli azzurrini di razzismo. Ira Figc: “Falso! Ci tuteleremo”

Dopo il match di martedì sera, lo svedese Anthony Elanga ha denunciato frasi razziste da un giocatore azzurro. Ma nei referti arbitrali non risulta niente.

 Anthony Elanga ha dichiarato di essere stato oggetto di insulti razzisti da parte di un giocatore azzurro. E alle 00.10 il sito della Federcalcio svedese ha pubblicato una nota molto dura: “Abbiamo raccontato la nostra versione dell’accaduto e abbiamo presentato una relazione orale sia agli arbitri che ai delegati di gara. Ora siamo in attesa di una risposta attraverso il resoconto della partita dell’arbitro. Una volta arrivati, decideremo come procedere. Anche il responsabile della sicurezza Martin Fredman è informato dell’accaduto”.

La Figc smentisce sul proprio sito ufficiale:

“In relazione a quanto riportato dalla Federcalcio svedese sul proprio sito e ripreso da alcuni Media, la FIGC smentisce nella maniera più assoluta che un calciatore della Nazionale Under 21, durante la gara Italia – Svezia disputata ieri a Monza, abbia espresso offese a sfondo razzista nei confronti di un avversario, episodio tra l’altro che, da quanto ci risulta, non è stato riscontrato dagli ufficiali di gara o dal delegato UEFA.

Auspicando che gli organismi competenti facciano chiarezza tempestivamente sul caso, come emerge dalle immagini televisive trasmesse da Rai 2 ieri e tuttora disponibili su RaiPlay, dopo il gol del pareggio, al 92’, due calciatori svedesi esultano a lungo per la rete realizzata e vengono richiamati dai calciatori italiani a riprendere il gioco velocemente. Ribadiamo che nessuna offesa a sfondo razzista è stata pronunciata prima, in quel momento o successivamente e che la FIGC tutelerà, in tutte le sedi competenti, la propria immagine e quella dei propri calciatori.

La FIGC, al contempo, ribadisce l’impegno profuso costantemente da tutto il calcio italiano e in particolare dalle Nazionali, attraverso numerose iniziative, per il contrasto al razzismo e condanna ancora una volta qualsiasi insulto discriminatorio o episodio di violenza”.