La storia di Emerson Palmieri: snobbato da Zamparini, adesso certezza di Mancini

L’ex rosanero Emerson Palmieri è ormai diventato punto fermo della Nazionale di Roberto Mancini.

Al terzino in forza al Chelsea “Grandhotelcalciomercato.com” ha dedicato ampio spazio, raccontando la sua storia: dal Palermo, al Chelsea, per poi finire in Nazionale. Ecco un estratto:

“Aprire una finestra di mercato solo per un giocatore? Quasi: non è un concetto così lontano dal vero. Il protagonista è Emerson Palmieri: brasiliano di nascita, italiano d’origini, inglese d’adozione. Un bello specchio di quella multiculturalità che sta caratterizzando il nostro calcio e di cui beneficia anche la Nazionale di Mancini. Lui continua a fare bene in Premier ma all’Italia non dispiacerebbe rivederlo in Serie A, dopo quello che ha fatto vedere a Palermo e soprattutto a Roma. Quando per lui si riaprì una finestra di mercato che sembrava chiusa. Ma come è possibile? Nulla di irregolare, sia chiaro. Anzi, una storia che mette in mostra quanto sia importante l’applicazione alla lettera delle norme che determinano il calciomercato. Partiamo da un concetto: TMS. È il Transfer Matching System, il sistema che dal 2010 permette di perfezionare gli acquisti dall’estero. Funziona su una serie di informazioni che porta a certificare dove si trovi un giocatore al momento della cessione verso un altro club. Un passaggio scontato, si può pensare. Nel caso di Palmieri non è stato proprio così. Nel 2014, il Palermo l’aveva scovato dal Santos. Trasferimento in prestito per un anno, quindi l’idea di rinnovare il titolo temporaneo ma inserendo un diritto di riscatto. La strada sembrava in discesa, tanto che il giocatore nel luglio 2015 già stava facendo il ritiro con i rosanero. Al momento delle firme finali, però, il Santos aveva inviato dei documenti con indicate cifre e rateizzazioni diverse da quelle pattuite. Cosa che aveva fatto infuriare Zamparini: “Non mi interessa che sia forte, non lo prendiamo più”. Ahia” […].