La Stampa: “Pandev carica il Genoa in vista di Palermo: «Lavoro e unità, ce la faremo!»”

“L’autunno del guerriero è diventato prezioso per una primavera del Grifone che si può fare radiosa. Goran Pandev si è svegliato dopo due anni di letargo: nel 2015-16 quindici presenze in campionato e zero reti, nel torneo attuale altre quindici e nessun centro, senza brillare e con la polemica al 90’ di Genoa-Bologna con Mandorlini costatagli un turno di «punizione». Pareva che la storia con i rossoblù dovesse concludersi così, lasciando la flebile traccia di 4 reti in altrettante gare di Tim Cup. Invece dal secondo tempo con la Lazio è iniziata un’altra storia: gol decisivo per il pareggio finale, altro gol purtroppo inutile con il Chievo e, senza soluzione di continuità, gol da tre punti con l’Inter. Il macedone con tre centri nelle ultime 4 partite è diventato indispensabile per l’attacco anemico di un Genoa che domenica a Palermo potrebbe esser privo di Giovanni Simeone. E c’è di più. Il ruolo che ha preso nello spogliatoio: con Izzo e Perin costretti a dare consigli dall’esterno, con Burdisso e Rigoni scottati dalle polemiche post-Mandolrini, Pandev è diventato uno dei punti di riferimento. Significativo che sia stato lui e non il capitano a lanciare il proclama per la partita chiave con i rosanero: «L’impegno non è mai mancato, con l’Inter abbiamo avuto il riconoscimento a un duro lavoro. Questo non significa che il percorso sia concluso, la salvezza è ancora da raggiungere. Ci servono ancora più forza, ancora più unità, il ritiro è un’occasione perfetta per fare quadrato, guardarsi dentro e trovare nuove energie». L’altro estremo della fila rossoblù è rappresentato dal silenzioso anche lui in precedenza fortemente criticato e anche lui decisivo per i tre punti strappati all’Inter: Eugenio Lamanna. Da quando gioca tra i professionisti ha parato 13 rigori, ieri ha svelato sul sito ufficiale del Genoa, come ha fatto a neutralizzare l’ultimo: «Il suggerimento di Cataldi è stato decisivo, mi ha indicato il lato dove buttarmi conoscendo il modo di calciare di Candreva. Sono contento che sia servito per prendere tre punti fondamentali. La cosa positiva è che il futuro dipende soprattutto da noi, da ciò che sapremo fare nelle tre partite che mancano alla fine». Ieri si è lavorato sodo, senza però esagerare, a Torre del Grifo, all’ombra dell’Etna. In Sicilia fa più caldo che a Genova (ieri 22, oggi previsti 28-29 gradi). Unico guaio la mancanza di tranquillità dovuta al fatto di dover dividere, anche solo per una notte, l’albergo con squadre di ciclisti che partecipano al Giro d’Italia”. Questo quanto riportato da “La Stampa”.