La scelta di Dazn. Mossa anti pirati con più dispositivi. Sale il prezzo della A

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle scelte di Dazn di modificiare i prezzi degli abbonamenti in A.

Dazn cambia, stavolta è ufficiale. Dalla prossima stagione il servizio streaming per seguire la Serie A prevederà due pacchetti: l’abbonamento Standard che resta a 29,99 euro al mese e il Plus a 39,99. La differenza è nella modalità scelta per accedere alla visione simultanea di una partita di A o di qualsiasi altro evento sportivo presente sulla piattaforma. Per collegare in contemporanea due dispositivi associati alla stessa rete basterà l’opzione base. Per accedere da due device diversi e a distanza tra loro servirà l’opzione Plus. Doppia opzione Una novità annunciata: già a novembre scorso era emersa la possibilità di limitare la doppia utenza, poi rinviata all’inizio del nuovo campionato. La condivisione delle password d’accesso, per cui con un solo account era possibile seguire la Serie A da due dispositivi lontani tra loro, aveva portato alla creazione di siti per lo scambio dati tra utenti senza alcuna familiarità: pratica considerata come pirateria streaming, con danni milionari per i broadcaster. Da qui la necessità di intervenire, comune a tutti i colossi del settore, da Netflix a Disney Channel, fino appunto a Dazn.

Così, si cambia: dall’estate scorsa Dazn è proprietaria dei diritti tv della A, e lo resterà fino all’estate del 2024, dopo un investimento da 840 milioni a stagione. Chi vorrà continuare a seguire il campionato qui, con 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky, potrà scegliere tra le due ipotesi valide per il 2022-23 e attivabili dal 2 agosto, con le nuove modalità già comunicate agli abbonati. Il «Piano Standard» consente di guardare in contemporanea gli eventi live o i contenuti on demand su due dispositivi registrati purché entrambi siano connessi alla rete internet della stessa abitazione (cavo o wi-fi: fibra, xDSL, FWA). Due televisori nella stessa casa, o una tv e un tablet o smartphone, due tablet. Qualsiasi combinazione, ma sempre con apparecchi sotto lo stesso tetto. Il prezzo di 29,99 euro è lo stesso della stagione appena conclusa: alcuni utenti avevano potuto sottoscrivere il contratto a 19,99 solamente a determinate condizioni pregresse e con un’offerta che era comunque destinata a esaurirsi nel tempo. Così Dazn replica alle accuse di rincaro mosse sui social e dalle associazioni di categoria. Il «Piano Plus» permette l’accesso a due dispositivi tra quelli registrati (fino a un massimo di sei) anche se connessi da due reti internet diverse. Cioè, un membro del nucleo domestico dell’abbonato connesso da casa e il proprietario dell’abbonamento connesso da luogo diverso.

L’obiettivo è combattere le connessioni fraudolente, dopo che nei primi mesi di trasmissioni della stagione scorsa era stato notato un incremento del 20% di condivisioni non adeguate, estranee all’utilizzo privato (o familiare) dei servizi. Situazione che per l’Ott avrebbe portato a un deprezzamento del prodotto. A proposito di costi anche la Lega di A, con l’a.d. Luigi De Siervo, difende la scelta di Dazn: «I due diversi piani consentono all’utente di scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze, in linea con quanto già avviene negli altri Paesi europei e nel solco di quanto fatto dagli altri grandi Ott».