La salvezza del Palermo è la rivincita di Ballardini

Molti hanno urlato al “miracolo!” verso il cielo al fischio finale della partita Palermo-Hellas Verona, giocata ieri sera in un “Barbera” stracolmo. Dopo quasi 95′ minuti vissuti con il battito cardiaco accelerato, il Palermo ha battuto per 3-2 il Verona, confermando la sua presenza nella prossima stagione di Serie A e condannando il Carpi alla retrocessione.

Al termine di un’annata che ha visto i rosanero quasi in caduta libera verso gli ultimi posti in classifica, nelle ultime settimane con il ritorno di Davide Ballardini, i siciliani hanno riacquistato fiducia in loro stessi, confermando di essere una squadra meritevole della massima serie italiana. Ed è proprio Ballardini che dopo esoneri, liti, dimissioni e “chi più ne ha più ne metta”, ha portato il club palermitano alla salvezza, restaurando la serenità mentale e l’ordine tattico in squadra, ormai persi nei meandri del club di viale del Fante. Infatti, tra tutti gli allenatori che quest’anno sono passati dal capoluogo siciliano, il tecnico ravennate è quello con la media punti ottenuti più alta (1,35).

Pace fatta dunque anche con capitan Sorrentino, con il quale ebbe una discussione abbastanza accesa nel ritiro a Coccaglio, causato dall’eliminazione dalla Coppa Italia con l’Alessandria (compagine di Lega Pro). E dopo il gol di Maresca (messo fuori rosa con Daprelà e Rigoni, nel primo periodo di Ballardini a Palermo) che ha portato sul 2-1 i rosanero, la rivincita di Ballardini si è compiuta, portando a termine il compito più importante della stagione appena conclusa: la salvezza.

Rivincita che ha sapore di conferma per la prossima stagione, sentite le parole quasi smielate del presidente Maurizio Zamparini proprio sul tecnico ravennate. Futuro deciso o tutto ancora da vedere per Ballardini?