La Russia è fuori. Pugno duro Uefa, Nazionale e club fuori da tornei e coppe Europee

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle sanzioni alla Russia da parte dell’Uefa.

La Uefa ha escluso la Russia da tutte le competizioni continentali. I club e le nazionali erano già stati sospesi dopo lo scoppio del conflitto con l’Ucraina, ora l’Esecutivo Uefa ha ufficializzato la “squalifica” da coppe e tornei internazionali «fino a nuovo avviso» e bocciato la candidatura della Russia ad ospitare gli Europei del 2028 o del 2032. Con varie ricadute sui criteri di accesso, per esempio, alla fase a gruppi della Champions (dove lo Zenit San Pietroburgo aveva un posto assicurato), fino a favorire addirittura una squadra ucraina, cioè lo Shakhtar Donetsk.

Nazionali Le decisioni dell’Esecutivo partono dalle competizioni per nazionali. La Russia non parteciperà alla Nations League 2022-23: era stata inserita nel gruppo 2 della Lega B e sarà automaticamente classificata al quarto e ultimo posto, quindi retrocessa a ultima della fase a gruppi. Per quanto riguarda la nazionale femminile, non parteciperà alla fase finale dell’Europeo 2022 per la quale si era qualificata (dal 6 al 31 luglio in Inghilterra) e sarà sostituita dal Portogallo, la squadra battuta dalla Russia nel playoff. Ragazze fuori anche dalle qualificazioni al Mondiale 2023 (aveva già saltato due partite ad aprile): il gruppo E proseguirà con cinque squadre. Esclusione anche per l’Under 21 dalle qualificazioni per l’Europeo 2023 (era seconda nel gruppo C alle spalle della Spagna). Le nazionali giovanili colpite dal provvedimento sono anche l’Under 17 e Under 19, fuori dalle competizioni di loro competenza. Niente Regions Cup, niente Europeo 2022 e qualificazioni al Mondiale 2024 di futsal donne (Ungheria al posto della Russia).

Club E veniamo alle coppe europee. La Russia non avrà club partecipanti alle competizioni Uefa nel 2022-23: niente Champions, Europa League e Conference League. Inoltre, alla federazione russa sarà assegnato un punteggio per il coefficiente equivalente al più basso ottenuto negli ultimi cinque anni, il che potrebbe significare in futuro perdere i posti assicurati nelle fasi a gironi dei gruppi. Le conseguenze La prima conseguenza immediata si legge nella composizione della Champions 2022-23. Il posto nella fase a gruppi che spettava allo Zenit – appena laureatosi campione di Russia – sarà preso dai campioni di Scozia, che altrimenti sarebbero dovuti passare dal playoff: Celtic o Rangers, con i biancoverdi attualmente davanti. Guadagnano un turno anche i campioni di Turchia – dal terzo turno di qualificazione al playoff -, quelli di Cipro – dal secondo al terzo -, quelli di Croazia e Svizzera (dal primo al secondo), mentre le seconde classificate di Austria e Scozia avanzano dal secondo al terzo preliminare per l’esclusione della seconda classificata in Russia. In Europa League, avanzano al playoff le terze di Turchia e Danimarca.

De Zerbi. Ma c’è un dettaglio in più. Secondo il meccanismo a scalare dei posti nella fase a gruppi di Champions, se il Villarreal non dovesse vincere la coppa – stasera il difficile compito di rimontare due gol al Liverpool -, ai gironi andrebbe la squadra campione del Paese al 12 posto del ranking Uefa. Che è l’Ucraina, quindi lo Shakhtar. Il campionato è stato dichiarato concluso per la guerra e il titolo non è stato assegnato ma la classifica è stata cristallizzata proprio per definire l’accesso alle prossime coppe europee. E davanti c’è proprio la squadra allenata da Roberto De Zerbi. Chissà per quanto, però. Le possibilità che il calcio possa tornare in Ucraina dalla stagione prossima al momento è purtroppo remota, con il Paese sotto le bombe. E le parole di ieri del tecnico italiano dopo l’ultima amichevole del suo Shakhtar in Croazia contro l’Hajduk, lasciano pochi dubbi: «Questa potrebbe essere stata la mia ultima partita da allenatore dello Shakhtar. Ho parlato con tutti, giocatori e dirigenza. Se si riprende il campionato, allora mi piacerebbe stare qui, ma in caso contrario, allora mi piacerebbe riprendere una vita normale e andare avanti. La mia decisione di restare qui se si fa il campionato non dipende dall’opportunità di giocare nelle competizioni europee o dall’avere una squadra forte per vincere. Lo Shakthar è molto fortunato ad avere Akhmetov come presidente: finché avrà questa sua passione per il calcio e per questa squadra, farà ancora di più per lo Shakhtar, solo la guerra può fermarlo». Se non ci saranno gli ucraini, il posto nella fase a gruppi andrà ai campioni di Turchia: il Trabzonspor degli ex “italiani” Hamsik, Gervinho, Bruno Peres e Cornelius.