La partita di venerdì contro la Svizzera decisiva per la qualificazione a Qatar 2022. Mancini «Tranquilli siamo l’Italia»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di venerdì che l’Italia giocherà contro la Svizzera.

Con calma olimpica (non solo apparente), Roberto Mancini ha acceso la sua ultima settimana agonistica del 2021, anno che saprà sempre di Europa non solo per lui, contenente la chiave contesa per aprire idealmente la porta del 2022, millesimo dedicato al Mondiale, ultima e definitiva Frontiera da conquistare per il ct azzurro. Olimpico, Mancini.

Per suggestione, il fatto che lo stadio romano venerdì sera sarà pieno di 52 mila anime (grazie agli ultimi 2mila tagliandi messi in vendita), massimo consentito dal 75% della capienza ammessa, a cui bisogna aggiungere le assicurazione ricevute sulla tenuta del terreno di gioco (stressato nelle ultime settimane da un tour de force culminato in Italia-All Blacks di rugby di sabato scorso), di sicuro sono elementi positivi che hanno avuto un peso sul sentimento manifestato dall’uomo.

Più che la logistica però, nell’atteggiamento del commissario tecnico, rilevato ieri “in presenza” a Coverciano, c’è la sua consapevolezza che la via migliore per portare la Nazionale all’appuntamento con la storia, ancora con la s minuscola, non può essere che quello di togliere pressione a un gruppo di giocatori in questo momento impegnati nel massimo sforzo stagionale con i rispettivi club. Anche la pioggia di infortuni che ne ha condizionato le scelte è stata da lui letta quasi come fosse un male di stagione («Normale quanto sta accadendo, oltretutto dopo quel che è successo nell’ultimo anno e mezzo. Fa parte del lavoro di calciatore. E vi dico che le tante partite sono il meno, rispetto alla fatica di viaggi e trasferimenti»).

Il messaggio, mandato all’esterno perché arrivi bene anche ai suoi, è stato semplice: «Contro la Svizzera ci aspetta una partita importantissima. Ma serve tranquillità. Noi sappiamo il nostro valore, sappiamo quello che dobbiamo fare e sono sicuro che la nostra sarà una grande partita. Difficile, come spesso accade contro la squadra elvetica. E se riuscissimo a giocare come all’andata…Ma sono certo che faremo ancora meglio. Vincendo saremmo quasi al Mondiale. E dunque non si può preparare una sfida così importante, con pressione, con tensione. E vi assicuro che prima di Italia-Inghilterra era tutto assai più complicato».