La Nuova Venezia: “Candela: «Mancano nove finali, la prima sarà a Palermo. Dobbiamo arrivarci nelle migliori condizioni»”

L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sulla gara che il Venezia giocherà contro il Palermo.

Antonio Candela è indubitabilmente uno dei punti di forza del Venezia di Vanoli. Il suo dinamismo sulla fascia, a destra, è costantemente un fattore positivo per la squadra arancioneroverde. Una crescita esponenziale di prestazione per il classe 2000 nei due anni in laguna grazie al grande impegno e alla dedizione al lavoro sotto la guida di un tecnico che ha la capacità di migliorare i propri giocatori.
«Contro il Bari abbiamo fatto un’ottima partita, condizionata inizialmente dalla pioggia. Noi però siamo partiti forte, forse poi non dovevamo subire quel gol su una nostra palla persa, è uno dei nostri difetti dove dobbiamo migliorare. Abbiamo speso tanto e si vede che stiamo bene fisicamente, poi delle cose da migliorare ci sono sempre e lo faremo».

Domani andate in trasferta a Palermo. «Mancano nove finali, a maggior ragione contro il Palermo. Poi c’è la sosta e vogliamo arrivarci al meglio. I rosanero sono una squadra attrezzata per stare in cima, ci sarà un grande pubblico. Hanno un bel reparto offensivo, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi, siamo una squadra forte. Abbiamo avuto un calo uno due mesi fa, ora però stiamo bene e dobbiamo spingere. È una sfida importante per provare ad allontanare una rivale diretta e per restare aggrappati al treno che sta sopra. Saranno nove partite dove dare il massimo e credo che resteremo lì attaccati fino in fondo».

Delle squadre in cima chi l’ha impressionata? «Il Parma mi è parsa squadra completa e forte in ogni reparto, poi ha vinto tante partite all’ultimo, non è solo fortuna. Anche la Cremonese mi ha impressionato, forse è la squadra più solida di tutte, come dice il mister ,chi vince i campionati è chi prende meno gol e dobbiamo riuscirci anche noi perché poi là davanti prima o poi il gol lo facciamo».

Con Pohjanpalo e Gytkjaer avete un attacco stellare. «Siamo fortunati ad avere una coppia come loro, ma come anche Pierini e gli altri attaccanti. Sappiamo della loro forza. Il nostro gioco ci porta a spingere e magari prendiamo gol in ripartenza, dobbiamo migliorare in questo».

Sembrate essere più consapevoli della vostra forza. «Nonostante la sconfitta dopo la gara di Parma abbiamo capito che potevamo, almeno personalmente ma penso anche i compagni, giocarcela con chiunque. Abbiamo capito che possiamo giocarcela alla pari con tutte, avevamo affrontato la gara alla pari con un Parma che in questo momento viaggia su ritmi più alti rispetto alle altre squadre».

Quali sono stati i giocatori che l’hanno colpita? «Forse Man e Bernabè del Parma. Mi vengono in mente loro due, ma ce ne sono tanti altri in una B dai valori dei singoli molto alta».

È tornato a fare il quinto. «È un ruolo che mi consente di avere più campo. Mi stavo abituando prima nel ruolo di braccetto-terzino ora ho ripreso il ruolo dell’anno scorso e sapevamo che a campionato in corso poteva tornare».