Italia: si va verso il divieto di feste di piazza per Capodanno. Mascherine all’aperto e Super Green Pass esteso a chi lavora col pubblico

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma in merito alla Pandemia che mette ancora in chiusura l’Italia con nuovi divieti in vista del Capodanno.

«Tutte le ipotesi sono sul tavolo», si affrettano a ripetere in queste ore i ministri. Delineando, così, i contorni della nuova emergenza. Perché un dato è certo, a due giorni dalla cabina di regia e dal consiglio dei ministri che partoriranno le misure anti-Covid per il periodo natalizio: la stretta in arrivo sarà rigida e mirata a un allargamento della fascia già ampia dei vaccinati.

Non ci sarà l’obbligo dell’immunizzazione ma il dibattito sula sua introduzione potrebbe essere superato da un’estensione del Super Green pass, il certificato sanitario rilasciato solo a chi ha fatto l’iniezione o è guarito. Il governo valuta la possibilità di richiederlo ai dipendenti della pubblica amministrazione e forse anche ai lavoratori degli altri settori, partendo da chi è a contatto con il pubblico (ad esempio gli addetti della ristorazione). Una posizione cara, in particolare, al ministro Renato Brunetta, ma che potrebbe essere accolta dall’intero cdm. D’altronde, i contagi sono in rapida risalita e c’è da evitare il rischio di nuove chiusure: lo sanno bene le associazioni datoriali e i sindacati, che infatti si erano espressi a favore dell’obbligo vaccinale.
Per spingere ancora di più sulle terze dosi, una misura data per certa è anche la riduzione del periodo di validità dei Green pass, che sarebbe accorciato a 5-6 mesi, in modo da riportare agli hub vaccinali, fra gennaio e febbraio, un numero significativo di persone che hanno completato il ciclo di immunizzazione (con due dosi) fra fine estate e inizìo autunno.

C’è da salvare il vantaggio che l’Italia, rispetto ad altri Paesi europei, ha guadagnato nella lotta al Covid. Mario Draghi, a margine dell’incontro col nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz, è prudente: esorta «a procedere con la massima velocità alla terza somministrazione » ma dice che, prima di adottare le misure in vista del Natale, «il governo aspetta i dati dell’ultimo sequenziamento che rivelano la velocità di diffusione della variante Omicron». Al di là della cautela del premier, sono molti gli indizo che lasciano presagire un nuovo giro di vite. Un altro provvedimento in arrivo è l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto: è un atto che sarà adottato senza grande entusiasmo, anche perché sarebbe nei fatti una “copertura” di analoghe iniziative amministrative prese sui territori dai sindaci. La mascherina, peraltro, è un dispositivo di protezione già previsto per le Regioni in zona gialla, che oggi comprendono 13 milioni di italiani.