Insulti a Maignan, Boateng: «Razzismo? Serve la sconfitta a tavolino»

Al Corriere della Sera, l’ex calciatore Boateng ha detto la sua riguardo al razzismo nel calcio.

Di seguito le sue parole:

«Sembra che in undici anni non sia stato fatto un passo in direzione della lotta al razzismo. E’ una vergogna. Uno scherzo… non è una sanzione che spaventa il pubblico razzista. Non basta, ma l’esclusione a vita decisa dal club è stato un gesto eclatante: il prossimo club coinvolto dovrà essere ancora più severo. Per scoraggiare certi atteggiamenti a mio avviso si dovrebbe infliggere la sconfitta per 3-0 a tavolino. Per vincere la battaglia abbiamo bisogno che tutti alzino la voce: anche i bianci, gli asiatici, gli arabi. Sono il terreno dell’odio. Non capisco perché chi gestisce queste piattaforme non prenda provvedimenti adeguati. Non conosco un giocatore che non abbia avuto problemi mentali. Io ci sono passato, sono stato un mese a letto, senza mangiare e senza fare la doccia. Ero forte e ricco ma tornavo a casa piangendo perché non ero felice. Ero appena retrocesso con l’Hertha Berlino, la mia squadra del cuore, ed ero costretto a smettere. Arrivato a Sydney sono entrato in chiesa. Mentre ero in piedi a pregare ho iniziato a piangere, come pervaso dallo Spirito Santo. In quel momento ho dato la mia vita a Gesù».