Indice liquidità, prova di accordo tra Serie A e Figc: cinque club a rischio iscrizione

Stando a quanto riportato da “Repubblica.it” entra nel vivo il braccio di ferro tra la Federcalcio e il massimo campionato italiano.

La Serie A deve liberarsi di uno spettro: formalmente, si chiamano licenze nazionali, pragmaticamente sono i nuovi parametri che il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina vuole fissare per le iscrizioni dei club. E tutto ruota intorno a un concetto: indice di liquidità. Il mese scorso la Federcalcio ha deciso che sarà questo il principio che determinerà chi potrà partecipare al prossimo campionato. Ora però bisogna fissarne i limiti. Ossia, stabilire chi abbia fin da ora i requisiti e chi invece dovrà fare in modo di adeguarsi per non restare fuori. E non pensate che sia una battaglia semplice. Ma non si può più rimandare: il Consiglio federale che dovrà scrivere i decreti attuativi della riforma è in calendario per martedì prossimio.

Il “tavolo” di discussione invece è fissato per le 16 di oggi. Un gruppo di sei società discuterà con il dg della Federcalcio i termini dell’indice che dovrà determinare chi potrà iscriversi alla prossima Serie A. E le posizioni si stanno lentamente avvicinando. Oggi, in discussione, Marotta e Lotito, consiglieri federali a cui si aggiungerà una commissione nominata per l’occasione e composta dai rappresentanti di Napoli (Chiavelli), Atalanta (Marino), Samp (Romei) e Spezia (Peri), porteranno la loro proposta: indice di liquidità fissato a 0,5 – vorrebbe dire che l’attivo a breve termine è la metà del passivo – con un correttivo singolare, ossia la rivalutazione del patrimonio giocatori del 25%. Di fatto, un modo per “drogare” quell’indice con un valore più alto di attività dovute al valore dei calciatori.