L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Nicola Valente, il turbo del Palermo.

Il turbo è ancora lì, pronto a essere innescato. Nonostante non ci sia più Silvio Baldini, il suo pupillo ha fatto ancora la differenza. Nel quadro di una squadra rappresentata dall’ex tecnico sfilacciata e in preda al malumore, chi poteva aver sofferto di più l’addio col condottiero della promozione in serie B, avrebbe dovuto essere Nicola Valente.

E, invece, l’esterno offensivo ha fatto ancora una volta la differenza, pescando dal cilindro le due palle che hanno mandato a segno Brunori contro la Reggiana e spianato la vittoria del Palermo. Non solo il bomber rosanero subito protagonista in maniera convincente, quindi, ma anche l’ex Carrarese in Coppa Italia ha proseguito nel solco tracciato la scorsa stagione, la migliore in assoluto in cui ha messo a segno 7 gol e 11 assist, 4 dei quali nelle gare dei playoff. Ripresentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione con due suggerimenti dei suoi, non era affatto scontato. Probabilmente l’addio da Baldini è servito a scuotere un gruppo dato per svuotato.