Il Palermo verso il City. Mirri pronto al closing, battuto Pallotta

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla trattativa per la cessione del Palermo.

Siamo alle battute finali. La decisione pare definitivamente presa, il Palermo appena ritornato in serie B sta per passare all’Abu Dhabi United Group entrando di fatto nella galassia del City Football Group, la company che gestisce alcuni fra i maggiori club mondiali a cominciare dal Manchester City di Guardiola. Le indiscrezioni che rimbalzano fra gli steccati posti da severissime clausole di riservatezza confermano che l’accordo è praticamente ai dettagli.

TEMPI BREVI PER LA FIRMA. Le firme dovrebbero essere apposte in tempi brevissimi, sempre con la supervisione della banca d’affari Lazard che sin dalle prime battute ha seguito la trattativa, essendo stata incaricata già ad inizio stagione di cercare un compratore che possedesse specifiche caratteristiche e adeguate garanzie per investire e rifinanziare il club rosanero. Ci saranno dei tempi burocratici e qualche altro adempimento formale che porteranno probabilmente ad annunciare l’ufficialità del trasferimento di quote a fine mese, se non addirittura l’1 luglio. Ovverosia il giorno dopo la scadenza dei 3 anni di gestione dell’attuale gruppo dirigente che, tramite un bando pubblico, rilevò il Palermo nel 2019 dopo la terribile esperienza dell’esclusione dal campionato e dai ranghi federali. Il budget previsto per coprire tutte le spese (15 mln per 3 anni) era stato stanziato proprio fino a quella data. Dopo di che, sarebbe comunque stato necessario l’ingresso di nuove risorse economiche, anche se ora con la promozione, arriveranno i contributi spettanti a chi gioca in B. Queste risorse, da quantificare, le metterà uno dei colossi maggiori che si muovono nel calcio, alla sua prima esperienza nel nostro paese. E per il Palermo potrebbe cominciare davvero una nuova era.

Superato Pallotta. Il presidente rosanero Dario Mirri è segnalato a Milano in compagnia degli emissari della nuova proprietà (con in testa Giovanni Gardini destinato ad avere un ruolo di motore del club), ma il contenuto non cambia: il City Group è il soggetto scelto per assicurare un futuro importante alla squadra. Con quali progetti specifici e quali interpreti, lo capiremo fra poco. L’inserimento di Pallotta, col tramite di un espertissimo uomo di calcio come Franco Baldini, è risultato probabilmente troppo tardivo. L’idea era allettante ed avrebbe permesso meno scossoni all’interno di viale del Fante ma il discorso con il gruppo arabo inglese era troppo avanti oltre che sufficientemente convincente. Fino alla stipula, ovviamente un minimo margine di incertezza resta ma ad oggi le percentuali di chiusura dell’affare con la holding dello sceicco Mansour sono diventate elevatissime e non dovrebbero esserci più colpi di scena.

Nel segno dello sceicco. Gli scenari sono tutti da disegnare perché Palermo si confronterà con una realtà nuova sia da un punto di vista organizzativo che tecnico. Il trait d’union resterà Mirri che dovrebbe mantenere la qualifica di presidente. Ormai si attende solo un comunicato di conferma. E poi l’aquila rosanero cambierà traiettoria di volo nel segno dello sceicco Mansour.