Il Palermo non dà riferimenti: Corini studia moduli a specchio

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in vista della sfida contro il Venezia.

Corini vuole un Palermo capace di cambiare. Camaleontico, sotto certi aspetti, ma soprattutto in grado di adattarsi all’avversario. È questo che si vedrà, o almeno è quel che vuole vedere, alla ripresa del campionato. Perché il Venezia nasconde diverse incognite ed è bene farsi trovare preparati, al cospetto di una squadra che ha cambiato allenatore da poco e che, rispetto alla gara d’esordio, ha avuto una settimana di sosta per metabolizzare meglio i concetti del nuovo tecnico. Non c’è solo il 4-3-3, questo già si sapeva.

Quel che i rosa devono dimostrare è che le altre soluzioni, dal 3-5-2 tanto provato in settimana al 4-2-3-1 che senza Saric appare me-no praticabile, possono essere attuate anche senza ricorrere alle sostituzioni. Chi è in campo dal primo minuto deve riuscire a cambia-re spartito in corso d’opera. L’inserimento di Bettella al posto dello squalificato Marconi apre alla difesa a tre, quella che con l’esperto centrale mancino si riesce a metabolizzare con più fatica, pur essendo – almeno di piede – quello più adatto a giocare sul centro-sinistra. Da tempo, ormai, Corini non scopre le carte in allenamento. Le «catene» però non le scinde mai, specialmente in difesa.