Il Palermo e l’effetto Barbera: c’è un’arma in più per i playoff

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’effetto Barbera per il finale di stagione del Palermo.

Quando Aurelio ha depositato in rete il 4-2 a mezz’ora dalla fine qualcuno sugli spalti avrà avuto degli improvvisi deja vu, ripensando alle notti magiche del Palermo in Serie A: calcio scintillante, avversari travolti e soprattutto tanto, tanto pubblico. Non è una novità che la spinta del Barbera sia fondamentale per trascinare la squadra alla vittoria, a prescindere dalla categoria: con il Modena è stata decisiva per ritrovare un successo che mancava dal 5 febbraio.

Alla fine del campionato mancano otto partite e quattro si disputeranno in casa: vista la posta in palio e la classifica delle avversarie non è utopia fare 12 punti su 12. Venerdì erano in 22.500 a incitare i rosa dagli spalti: numeri ancora lontani da quelli dei play-off di Serie C, dove gli spettatori superavano stabilmente quota 30 mila, ma non è da escludere che nelle ultime giornate ci si possa quantomeno avvicinare (e in caso di arrivo tra le prime otto chissà che non si arrivi a nuovi pienoni per la corsa alla Serie A).

Il successo con gli emiliani ha restituito entusiasmo a una piazza leggermente raffreddata dall’assenza di vittorie per sei turni consecutivi e in attesa di scoprire quei giocatori che, come Tutino e Vido, non avevano ancora avuto modo di esprimere tutto il loro talento. La partenza a handicap, seconda consecutiva dopo Cittadella, aveva su- scitato perplessità che però non si sono mai trasformate in fischi, nemmeno dopo l’1-2 di Strizzolo: il Barbera ha continuato a cantare, esplodendo di gioia per ben quattro volte nel corso del secondo tempo.