Il palermitano Da Graca si prende la Juve: «Io cresciuto con il poster di Abel Hernandez in camera»

Il palermitano  Marco Da Graca in tournée con la Juventus è stato intervistato da “Gazzetta.it” parlando del suo momento nel pre-campionato bianconero.

Il protagonista che non t’aspetti ha vent’anni, un marcato accento siciliano e la faccia di chi sta vivendo un sogno e non vuole svegliarsi più. Marco Da Graca ha segnato la prima rete stagionale della Juventus contro il Chivas e racconta che una serata così non l’aveva nemmeno mai immaginata:

«È la mia prima tournée, un’esperienza indimenticabile, un sogno che tutti i bambini nascondono nel cassetto Sono molto contento già solo per il fatto di stare qui, in mezzo a tutti questi campioni: è un privilegio per me giocare con questa squadra».

Il gol è da opportunista dell’area di rigore.

«Cerco sempre di farmi trovare nel posto giusto, in questo caso sono stato bravo a leggere la situazione».

I compagni cosa le hanno detto?

«Mi hanno fatto i complimenti, mi hanno detto di stare tranquillo e di divertirmi. Ai miei amici invece dovrò offrire da bere»

A chi dedica la rete?

«Alla mia famiglia e alla mia ragazza, ma in particolare a mio nonno, con cui ho un legame speciale, perché fin da piccolo mi ha sempre accompagnato con mia nonna agli allenamenti e a tutte le partite. Da quando avevo sette anni: in casa o in trasferta, lui c’è sempre stato. Dentro di me ho sempre sperato di arrivare, dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto io, lui e altri familiari. Sono arrivato a Torino da Palermo a 16 anni. All’inzio è stata dura, i primi mesi non sono stati facili».

Che poster aveva in camera da bambino?

«Una foto in cui sono in mezzo a Messi, Neymar, Abel Hernández e Ronaldo».

Vlahovic le dà consigli?

«Lo studio molto in allenamento, guardo i suoi movimenti e cerco di fare lo stesso. Lui e Morata sono il top per un attaccante».