Il Mattino: “Torre Annunziata, il giallo. Raid contro il Savoia: «Dispetto al principe»”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sul Savoia e i raid contro il club e il Principe Filiberto.

«Credo sia il gesto di uno sconsiderato, non certo di un tifoso del Savoia. Ma credo fosse diretto a me, visto che in zona erano parcheggiate tante altre auto». Vincenzo Musto è il team manager della squadra di calcio di Torre Annunziata, alla sua quarta esperienza sportiva in città. «Ci torno sempre volentieri, è la mia seconda cosa – racconta – e l’unico tatuaggio che ho è lo stemma del Savoia. Non riesco a darmi una spiegazione». Fatto sta che l’episodio scuote l’ambiente calcistico torrese che aveva appena ritrovato un po’ di entusiasmo dopo la decisione del principe Emanuele Filiberto di rilevare e salvare la società finita al centro di una inchiesta di camorra, con il clan Gionta che imponeva le estorsioni anche al club. «Ma continueremo – assicura il principe in una nota – ad adoperarci in uno sforzo costruttivo teso a dipanare tutte le ombre che negli ultimi tempi avevano provocato decadenza, angoscia e ingiusta rassegnazione».

IL DANNO Domenica pomeriggio, al ritorno dalla vittoriosa trasferta del Savoia che ha battuto 1-0 lo Sporting Ercolanese, Musto ha trovato la sua auto danneggiata. La vettura era parcheggiata proprio nel piazzale dello stadio Giraud di Torre Annunziata, accanto a quelle di altri dirigenti e dei calciatori. Il parabrezza è visibilmente lesionato e i tergicristalli anteriori e posteriori sono stati divelti. «Qualcuno si è accanito solo contro la mia automobile – prosegue Musto – ma non punto il dito contro i tifosi, che sono stati eccezionali e ci hanno seguiti in tanti, né contro la città di Torre Annunziata, che mi ha praticamente adottato. È facile si tratti del gesto di uno sconsiderato, un ubriaco. Resta il danno da oltre mille euro e mi dispiace che in zona non ci siano telecamere».

LE IPOTESI Intanto, il team manager ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Torre Annunziata, che ora indagano sull’accaduto. Non è escluso che possa trattarsi di un episodio legato proprio al nuovo corso del Savoia Calcio, che milita in Eccellenza e che vede come presidente onorario il principe Emanuele Filiberto, accanto al manager Nazario Matachione. Dunque, che qualche tifoso «scontento» possa aver preso di mira proprio il dirigente del Savoia. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c’è anche il tentativo di furto di alcuni pezzi della vettura, un tentativo non andato a buon fine e concluso con il danneggiamento della vettura. Ma è possibile che si tratti di un «dispetto», visto che l’unica auto danneggiata è proprio quella di Musto. Tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella del raid di uno dei parcheggiatori abusivi che solitamente presidiano la zona. A rendere noto e denunciare l’episodio è stato ieri proprio il principe Emanuele Filiberto che si dice sicuro che «le forze dell’ordine sapranno attivarsi in uno sforzo investigativo teso a fare chiarezza sull’odiosa vicenda e ad assicurare alla giustizia gli autori del reato». Ieri pomeriggio, il team manager era allo stadio Giraud per la ripresa degli allenamenti della squadra. Vincenzo Musto, infatti, è tra i più stretti collaboratori di Nazario Matachione, che è tra i componenti della cordata di imprenditori che ha rilevato il club, dopo l’addio della vecchia proprietà, in seguito al terremoto giudiziario che ha coinvolto anche l’ex direttore sportivo Felicio Ferraro, finito in carcere per presunti legami con il clan Gionta.