Il Fatto Quotidiano: “Cristiano Ronaldo perde la prima sfida con la Juve: la Procura gli nega le carte dell’inchiesta”

Nulla da fare. La Procura di Torino ha negato a Cristiano Ronaldo (tramite i suoi avvocati) gli atti d’inchiesta sul club bianconero, perché “non ha titolo per riceverli”. L’attaccante intanto, di carte ne ha già in mano tre: si tratta di altrettante scritture private con le quali, dopo aver rinunciato a quattro stipendi, si assicurava di recuperarne tre: sia se restava a Torino (“premio fedeltà”) sia se andava via (“incentivo all’esodo”). Sul piatto, dunque, ballano 19.5 milioni di euro.

Se CR7 già avesse in mano le carte dell’inchiesta, leggerebbe che l’agente sportivo Alessandro Lucci (Bonucci e Cuadrado), coi pm, definisce “quelle scritture private” prive di “valore per la tutela legale”. Intanto in un appunto di una riunione dei vertici su “Updates Manovra 20/21”, tenuta nel settembre dello scorso anno, viene riportato come “AA”, verosimilmente Andrea Agnelli che era presente al meeting in sede, “chiede informazioni sulla situazione di CR7″ e “sottolinea come questi sia andato via senza curarsi di finalizzare la sua posizione riguardo la manovra stipendi”. La soluzione? “Suggerisce di non rincorrerlo ma di aspettare che sia lui a sollevare la questione, se interessato”, viene verbalizzato.