IFAB, arrivano nuove regole dalla stagione 2023/24: dai rigori ai festeggiamenti, ecco le novità

A partire dalla stagione 2023/24. L’IFAB, l’organo internazionale che decide le regole del gioco del calcio, ha ufficializzato le nuove norme per la prossima stagione, con diverse modifiche relative riguardanti svariati temi.

Nel dettaglio ecco cosa riguarderanno le modifiche:

Regola 3 – I giocatori: chiarimento relativo alle persone in più sul terreno di gioco quando viene segnata una rete. La rete viene annullata solo in caso nel cui la persona sul campo interferisce con l’azione;

Regola 6 – Gli altri ufficiali di gara: il guardalinee di riserva in campo può aiutare l’arbitro nelle infrazioni quando ha una visuale più chiara rispetto all’arbitro;

Regola 7 – La durata della gara: i “festeggiamenti per il gol” diventano un punto separato nell’elenco delle cause di perdita di tempo per cui l’arbitro considera il tempo di recupero;

Regola 10 – Determinazione del risultato dell’incontro: modifica del termine “penalties” (calci di rigore), sostituito con “penalty shoot-out”; ammonizioni e diffide a giocatori e dirigenti comminate durante la partita non vengono portate avanti durante i rigori;

Regola 11 – Fuorigioco: chiarimento sulla distinzione tra “giocata intenzionale” e “deviazione”;

Regola 12 – Falli e scorrettezze: chiarimento sul tema del “cercare di giocare la palla” o “sfidare per la palla” soprattutto sui calci di rigore, termini ora equiparati. In sostanza, l’espulsione per DOGSO verrà comminata solo se nel commettere fallo non c’è alcuna possibilità di giocare il pallone; inoltre l’allenatore della squadra non potrà essere ammonito nel caso di una infrazione commessa da un giocatore non identificato;

Regola 14 – Calcio di rigore: il portiere deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la porta, fino a quando il pallone non è stato calciato. Il portiere non deve comportarsi in modo da distrarre ingiustamente il calciatore, ad es. ritardare l’esecuzione del tiro o toccare i pali, la traversa o la porta. Il portiere non deve comportarsi in modo da non mostrare rispetto per il gioco e per l’avversario, cioè distraendo ingiustamente il calciatore.