I giudici: «Ferrero sapeva dell’indagine, ma tramava sempre»

Come si legge su “Il Secolo XIX” Massimo Ferrero era legittimamente a conoscenza dell’indagine che lo riguarda, poiché aveva ricevuto un avviso di garanzia. Ma nonostante questo sfidava gli inquirenti proseguendo in conversazioni e parlandone impunemente al telefono. È questa la sintesi delle carte depositate dal tribunale del riesame di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta sull’ormai ex patròn della Sampdoria, arrestato per bancarotta il 6 dicembre e ora ai domiciliari.