Guerra in Ucraina: giovane calciatore costretto all’arruolamento forzato

In Ucraina la pace sembra ancora lontana. La guerra contro la Russia sta avendo conseguenze anche sul calcio e sugli altri sport, tanto da costringere alcuni calciatori all’arruolamento forzato. Uno di questi è Nikolai Sirash, giocatore dell’FC Khust prelevato direttamente dalla stazione cittadina dal TCC (ufficio per l’arruolamento militare ucraino). Di seguito il comunicato del club:

“Nikolai Sirash, uno dei principali giocatori dell’FC Khust, oggi, 7 maggio, è stato prelevato direttamente dalla stazione cittadina dai lavoratori del TCC e portato all’ufficio di reclutamento militare. Al momento dell’arresto il calciatore aveva 25 anni, anche se la legge non è ancora entrata in vigore, il famoso Khust TCC ha le proprie regole sulla detenzione illegale di persone. Al momento non ci sono contatti con il calciatore.

Per molto tempo nella nostra città non esisteva il calcio. Ancora una volta l’FC “Khust” è riuscito a vincere il campionato della Transcarpazia per 5 anni, debuttando con successo nel calcio professionistico, ottenendo il diritto di rappresentare la Transcarpazia nella Prima Lega dell’Ucraina, una delle direzioni principali del club è lo sviluppo del calcio giovanile. Ad oggi sono coinvolti attivamente 130 bambini di tutte le età. Il club esiste esclusivamente grazie alle spese non indifferenti dei soci.

Ma oggi dobbiamo combattere non solo sul campo con gli avversari, ma anche con il TCC locale. Il campionato ucraino è sull’orlo del collasso! Le squadre si rifiutano di andare a Khust a causa delle azioni del Khust TCC. Diversi club in Ucraina sono stati riconosciuti come strutture critiche e di conseguenza i loro giocatori hanno ricevuto avvisi di coscrizione. È possibile organizzare una competizione tutta ucraina con 3 club partecipanti? Cosa dovrebbero fare gli altri club? Di che tipo di competizione e sviluppo del calcio possiamo parlare? I club professionistici ucraini possono lavorare in tali condizioni?

Chiediamo risposta e sostegno al capo dell’UAF Andriy Shevchenko, al capo del PFL Oleksandr Kadenko, al capo dell’amministrazione militare regionale Viktor Nikita, al capo della ZAF Ivan Duran e a tutti coloro che non sono indifferenti a questa situazione.

Il nemico esterno cerca di distruggere noi, la nostra lingua, cultura, sport. Aiutate a salvare il calcio ucraino“