Governo, Conte si è dimesso: consultazioni da domani pomeriggio. Le ultime

Dopo giorni di stallo tra le dimissioni delle ministre di Italia Viva, il mancato raggiungimento della maggioranza assoluta in Senato e il timore di non avere i voti necessari in Aula per far passare i provvedimenti, Conte ha deciso di optare per rassegnare le proprie dimissioni.

Il Premier, dopo aver comunicato la sua decisione alla compagine di governo in Consiglio dei Ministri e averle formalizzate anche a Mattarella, che ora stilerà il calendario delle consultazioni, si è recato a Palazzo Giustiniani per incontrare la Presidente del Senato Casellati. Si tratta di un colloquio formale per renderla al corrente delle dimissioni a cui farà seguito un incontro con il Presidente della Camera Fico.

Le comunicazioni del Quirinale
A seguito del colloquio tra Conte e il Capo dello Stato, durato circa mezz’ora, il segretario generale Ugo Zampetti ne ha comunicato l’esito.

Queste le sue parole: “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il Presidente del Consiglio Conte che ha rassegnato le dimissioni dal governo che presiedeva. Il Capo dello Stato si è riservato di decidere e ha invitato il governo a rimanere in carica per sbrigare gli affari correnti. Le consultazioni inizieranno domani e il calendario sarà reso noto attraverso l’ufficio stampa“.

 

Secondo quanto si apprende i capi delegazione del M5S Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di Leu Roberto Speranza avrebbero ribadito il loro sostegno al Premier dopo la comunicazione delle sue dimissioni. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato il Decreto Cio per l’autonomia del CONI. Secondo quanto apprende Italia Viva dovrebbe riunire i propri gruppi questa sera alle 22:30. All’ordine del giorno della riunione, già convocata per discutere della relazione di Bonafede, ci sarà ora la linea da adottare rispetto alla crisi aperta dalle dimissioni di Conte. Il centrodestra, che secondo indiscrezioni si presenterà separatamente alle consultazioni, si riunirà invece alle 14:30.

Oggi le dimissioni di Conte
Una scelta seguita alla difficoltà di trovare un gruppo di cosiddetti responsabili a Palazzo Madama dove l’esecutivo avrebbe rischiano di finire sotto in occasione del voto sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, su cui Italia Viva aveva annunciato voto contrario.

Non sembrano ora esserci molte alternative sul dopo Conte bis. Il Movimento Cinque Stelle, a seguito di un’assemblea dei suoi parlamentari ha chiarito che l’unica via d’uscita è dare vita ad un nuovo governo guidato dallo stesso Premier. Anche per il Partito Democratico, che nel frattempo ha tentato di riallacciare i rapporti con Renzi, non ci può essere un altro Presidente del Consiglio.

L’ipotesi più probabile è dunque che Sergio Mattarella accetti le dimissioni di Conte e gli affidi un incarico esplorativo per dare vita al terzo esecutivo in tre anni. Se così fosse dovrebbe iniziare le consultazioni già a partire da mercoledì 27 gennaio. Del governo potrebbero far parte sia i partiti del precedente che altre forze politiche. Forza Italia ha infatti aperto alla possibilità di un “governo che rappresenti l’unità sostanziale del paese in un momento di emergenza” e anche la Lega si riserva di valutare non escludendo l’ipotesi a priori.