Governo cerca alberghi in Sicilia da adibire a centri per migranti, la Lega: “Assurdo”

Secondo quanto riporta “IlSicilia.it”, la Lega Salvini Premier contesta l’avviso pubblicato dalla prefettura di Trapani, con il quale, “per ottemperare alle richieste del Ministero dell’Interno”, si cercano alberghi da adibire luoghi in cui far trascorrere la quarantena per gli immigrati che approdano sulle coste siciliane. “Questo avviso pubblico dice che il governo Conte ha intenzione di rimettere in funzione il business attorno ai migranti, che era grave ieri ed è gravissimo oggi in presenza dei colpi inferti all’economica dal Coronavirus. Ne derivano due situazioni di fronte alle quali prendiamo posizione in materia determinata: è chiaro che il governo non ha alcuna intenzione di fermare gli sbarchi e sta adottando decisioni opposte, rispetto a ciò che dovrebbe fare in questo momento così delicato; inoltre, una volta portati gli immigrati sul territorio, si innescherà nuovamente quel meccanismo di business, che stavolta può diventare addirittura mortale per il sistema turistico siciliano”. Lo dichiara Stefano Candiani, segretario regionale della Lega, senatore leghista, già sottosegretario all’Interno con Salvini ministro. “Se questa – dice ancora Candiani – diventa l’alternativa alla presenza dei turisti che non ci sono più per la crisi economica e per i blocchi dovuti al coronavirus, allora l’immagine stessa della bella Sicilia che attrae e accoglie i turisti nei suoi alberghi, va a farsi benedire. Noi pretendiamo e vogliamo che vi sia il blocco degli sbarchi; che non ci sia alcuna presenza di immigrati negli alberghi, che devono, invece, essere rimessi in funzione per il turismo il prima possibile. “Come abbiamo chiesto con emendamenti all’interno del Decreto governativo sulle misure economiche da adottare contro gli effetti del Covid19 – conclude – proponiamo un buono da 250 euro da dare a chiunque venga non appena possibile in Sicilia per trascorrere le proprie vacanze, come chiesto anche per le altre località turistiche italiane. Se il governo nazionale non dovesse farlo, lo faccia almeno il governo regionale, ma non si può andare a sostituire il sistema turistico con quello dell’immigrazione e la presenza di turisti con gli immigrati clandestini, perché questa sarebbe una mazzata mortale all’intero settore dell’Isola”.