Giustizia e rispetto, questi sconosciuti

Game over. O Forse no. Attraverso un lungo comunicato pubblicato questo pomeriggio (CLICCA QUI PER LEGGERLO), il Giudice sportivo ha rigettato il ricorso presentato dal Palermo, omologando così la vittoria del Frosinone e di fatto sancendo la promozione dei ciociari in serie A.

Una decisione sicuramente prevedibile (e già qui viene da porsi qualche domanda), ma che ha comunque suscitato non poche reazioni indignate. I fatti accaduti prima, durante e dopo Frosinone-Palermo, sono stati infatti condannati dai più come simbolo di antisportività e stanno lasciando strascichi non indifferenti. Polemiche su polemiche. Botta e risposta che hanno coinvolto anche i primi cittadini di Palermo e Frosinone. Il club ciociaro ed il presidente Stirpe che annunciano querele verso chiunque. E chissà a chi toccherà domani…

Ironia a parte, il verdetto del Giudice sportivo parla chiaro. Il Frosinone esce da questa diatriba con il seguente bottino: 25 mila euro di ammenda per la società, due turni da disputare a porte chiuse e 10 mila euro di ammenda per il tesserato Maiello, colui che dalla panchina ha “goliardicamente” lanciato un pallone in campo a partita in corso facendo da eco a quanto compiuto da alcuni tifosi gialloblù.

Verdetto chiaro, dicevamo, ma che di fatto crea un precedente pericolosissimo. Se infatti il prezzo da pagare per simili condotte antisportive è semplicemente quello addebitato al Frosinone, chi dice che in futuro non possa riaccadere? Forse l’unica speranza è che in giro per i campionati di calcio ci siano meno “Maiello” e più rispetto per gli avversari. D’altronde, così come bisogna saper perdere, bisogna anche saper vincere.

Ma torniamo al ricorso che il Palermo si è visto rigettare dal Giudice sportivo. A tal proposito, infatti, il club di viale del Fante ha già comunicato di aver depositato un preannuncio di reclamo alla Corte Sportiva di Appello. Bisognerà aspettare domani per conoscere i motivi dell’impugnazione da parte della società rosanero e qualche altro giorno per l’esito di questo nuovo reclamo.

E in caso di nuovo rigetto? Beh, a quel punto bisogna vedere fin dove vorrà spingersi il club del patron Maurizio Zamparini. Un altro “step” potrebbe essere addirittura appellarsi al Tas di Losanna, ovvero il Tribunale Arbitrale dello Sport con sede in Svizzera. Scelta che, in base alle tempistiche, potrebbe anche influire sull’avvio del campionato. Diversi i casi di società, federazioni o calciatori che vi si sono rivolti in ultimo appello ed in alcuni casi hanno visto il Tas ribaltare le precedenti sentenze. E’ il caso di Zarate, condannato dalla FIFA a pagare 6 milioni alla Lazio e poi assolto dal Tas. Oppure ancora dell’Albania, che si è vista assegnare dal Tribunale Arbitrale dello Sport una vittoria a tavolino contro la Serbia: il contrario di quanto stabilito in precedenza dalla UEFA.

Insomma, game over sì ma (al momento) neanche troppo. Attese su attese, con uno sguardo rivolto alle decisioni della Giustizia Sportiva legate al caso Spezia-Parma.