Giornale di Sicilia: “«L’affare» tra Mepal e Alyssa è ancora tutto da chiarire”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” l’affare tra Mepal e Alyssa, ancora tutto da chiarire. Ecco quanto si legge: “Un falso che se ne trascinerebbe altri: e l’affare Mepal, al centro anche dell’indagine penale, tutt’altro che conclusa. Il Palermo, per acquisire crediti e disponibilità economiche, cedette nel 2014 il ramo di azienda relativo al settore merchandising della società, comprensivo del marchio, alla Mepal srl, società partecipata al i00% dalla stessa Us Citta di Palermo spa. L’operazione vede coinvolti vari personaggi della famiglia o dell’entourage di Maurizio Zamparini e il consulente dei pm, Alessandro Colaci, ritiene che siano stati alterati pure i bilanci 2015 e 2016. I dati del bilancio al 30 giugno 2014 vengono cosi rettificati e il patrimonio netto del Palermo sarebbe «pari a 5.422.182 euro, inferiore di 5.544.664 euro rispetto a quello ufficiale, di 10.966.847 euro». Un falso ci sarebbe pure nel bilancio approvato al 30 giugno 2016, per la «mancata svalutazione integrale del credito di 4o milioni della società verso Alyssa». Quest’ultima e una societa anonima lussembur-ghese alla quate la Us Citta di Palermo Spa aveva venduto tutta la pro-pria partecipazione in Mepal, per ri-portare una «plusvalenza da alienazione pari a 21.946.336 euro». Colaci aveva osservato che «la società estera sembrerebbe non dotata di disponibilita finanziarie ne della capacità di accedere al credito» e aveva stimato «in circa 22,7 milioni di euro al 3o giugno 2014 e in circa 24,3 milioni di euro al 30 giugno 2016» il valore economico del marchio. Gli esperti nominati dal tribunate fallimentare lo calcolano invece «in circa 21,391 milioni di euro» e per questo «il patrimonio netto rettificato si incrementa da 14 milioni 404 mila euro a 19 milioni 739 mila euro»”.