Giornale di Sicilia: “Il Palermo vale la metà. Il campionato negativo incide sulle quotazioni, quasi tutti i rosa hanno perso valore”

“Trenta partite per svalutare un patrimonio. Il valore della rosa del Palermo crollato almeno del 50% nel corso di questa stagione, con evidenti conseguenze per quel che sarà il mercato in vista del prossimo campionato. Un problema mica da ridere, dato che da sempre il Palermo ha fatto delle plusvalenze il proprio punto di forza. Solo Nestorovski e riuscito a portare la propria valutazione ad un livello superiore alle aspettative, portando però il club ad un bivio: si riparte dal macedone, uno dei pochi salvabili (se non l’unico), oppure si monetizza con la sua cessione? Sarebbe il solo giocatore capace di portare in cassa una somma rilevante, dato che gli altri giovani in rampa di lancio non si sono certo messi in evidenza. É il caso di Posavec, ormai sfiduciato sul piano tecnico e difficilmente rivendibile a cifre superiori rispetto a quelle spese per il suo acquisto: mezzo milione per il cartellino, a cui si somma un altro mezzo milione per la mediazione sul tesseramento. Il Palermo può benissimo fare plusvalenza sul portiere croato, ma di certo non alle cifre che Zamparini si sarebbe atteso quest’estate. Da capire, inoltre, quale sia la reale volontà della nuova società: puntare ancora su di lui o chiudere immediatamente i ponti col passato e prendere un portiere di maggiore affidabilità? Qualunque decisione venga presa, la frenata sulla valutazione dell’estremo difensore classe ’96 evidente. Nonostante ciò, il valore di Posavec – seppur di poco – aumentato rispetto a quanto arrivato a Palermo. C’è chi invece ha fatto dietrofront e oggi vale meno di quando acquistato. Si parte dall’acquisto più oneroso di questa stagione, ovvero Bruno Henrique, passando per l’uomo mercato delle ultime estati: Gonzalez difficilmente andrà via per una cifra superiore ai 3,6 milioni spesi dal Palermo nell’agosto 2014, spinto da un contratto in scadenza a giugno 2018 e da un rendimento al di sotto delle aspettative. Il club ha valutato il costaricano circa 4 milioni la scorsa estate, ma col rischio di perderlo a parametro zero e dopo una stagione del genere abbasserà senza dubbio le proprie pretese ad almeno 2 milioni, considerando che basta la metà per mettere a bilancio una plusvalenza. Minima e del tutto distante dalle più pessimistiche previsioni di un paio d’anni fa, ma per lo meno un modo per evitare figuracce come quella fatta con Rigoni (la cui cessione ha causato una minusvalenza di mezzo milione giusto un anno fa). Un ragionamento che vale anche per i più giovani: Goldaniga ad agosto è stato trattenuto con offerte vicine ai sette milioni di euro, oggi si ritrova una valutazione inferiore ai tre milioni e un «peso» a bilancio da milioni. Poi ci sono i casi indecifrabili, quei giocatori a cui è stato rinnovato il contratto e che oggi non hanno spazio. Embalo su tutti, che avrà anche un peso nullo in quanto prodotto del vivaio, ma che rappresenta uno dei principali sprechi di questa gestione. l’ottimo campionato disputato a Brescia aveva portato la sua valutazione sui due milioni, quelli offerti in estate dallo Stoccarda. Oggi sul mercato può andar via alla meta del prezzo. Così come Morganella, trattenuto con la promessa di puntare su di lui e svalutatosi quasi del triplo rispetto allo scorso giugno. Tutti giocatori su cui il Palermo avrebbe dovuto puntare o quantomeno avrebbe potuto monetizzare, mentre cosi la sensazione quella di aver buttato all’aria entrambe le possibilità. La storia che già si è ripetuta negli anni passati con i vari Munoz, Quaison e Hiljemark e che in futuro potrebbe vedere nuovi rimpianti. I cinque milioni spesi per Balogh, oggi, sembrano una cifra impossibile da recuperare. Stesso dicasi per i 2,8 milioni spesi (tra prestito e obbligo di riscatto) per Sallai. E persino un prodotto del vivaio come Lo Faso, in questa situazione, rischia di essere perso in cambio di nulla”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.