L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’imminente fine di Frosinone-Palermo nelle aule della giustizia sportiva. La corte sportiva d’appello della Figc, presieduta dall’avvocato Salvatore Lo Giudice, ha confermato «con rinnovata motivazione» la sanzione inflitta al club ciociaro dopo i fatti risalenti alla finale play-off della scorsa stagione. La partita si è conclusa dopo 299 giorni, tra appelli e ricorsi a campionati “cristallizzati”. Ad agosto, il Collegio di garanzia del Coni aveva parzialmente accolto le ragioni del Palermo, rimandando il verdetto alla Corte sportiva d’appello, che aveva stabilito una sanzione non congruente con quanto citato nell’art. 17, secondo cui la società ritenuta responsabile è punita con la sanzione minima della penalizzazione di punti in classifica in misura almeno pari a quelli conquistati al termine della gara. Fu solo raddoppiata l’ammenda, unita alle giornate disputate a porte chiuse. A meno che il Palermo non faccia l’ennesimo ricorso, l’unica strada percorribile è quella della richiesta di un indennizzo in sede di giustizia ordinaria, a causa di un mancato introito di una somma tra i 40 e i 60 milioni di euro. Il Palermo attende la pubblicazione delle motivazioni per valutare un nuovo ricorso.