Giornale di Sicilia: “Bilancio Palermo: in cassa solo 39mila euro. A giugno Baccaglini dovrà…”

“Secondo utile consecutivo, ma casse vuote. Il Palermo chiude l’esercizio al 30 giugno 2016 con un utile da 396 mila euro, ma si ritrova con soli 39 mila euro come disponibilità liquide. Se al termine dell’esercizio 2014/ 15 fu necessario contabilizzare la cessione di Paulo Dybala alla Juventus per raggiungere il pareggio di bilancio, stavolta il club di viale del Fante ha dovuto inserire la plusvalenza da 21,9 milioni derivante dalla cessione della Mepal ad Alyssa SA, società anonima lussemburghese che fa riferimento a Diego Zamparini. Un’operazione che permette al Palermo di chiudere l’esercizio in attivo, ma che di fatto non porta immediatamente soldi in cassa. Questi 40 milioni sono infatti entrati nell’attivo circolante come credito da riscuotere e non come disponibilità liquide. In cassa e in banca, il Palermo ha a disposizione solamente 39 mila euro contro i circa 22 milioni dell’esercizio precedente. Il totale dei crediti, però, ammonta a 87,2 milioni di euro, rappresentando quasi interamente l’attivo circolante della società. I 40 milioni derivanti dalla cessione di Mepal (società a cui era stato ceduto il marchio Palermo) saranno dilazionati e ciò ha permesso di dotare la società dei mezzi finanziari necessari per la gestione relativa alla passata stagione sportiva. Altrettanto difficile la posizione finanziaria del club, negativa per 17,5 milioni di euro a breve termine e complessivamente di 42,4 milioni: una variazione di circa 21,3 milioni rispetto all’esercizio precedente. Nel complesso, il valore della produzione crollato da 90,8 a 56,4 milioni di euro, con costi pari a 74,7 milioni (in diminuzione dai 95,2 milioni del 30 giugno 2015). I crediti derivanti dalla cessione della Mepal permettono al Palermo di avere un indice di solvibilità complessivo superiore a 1, il che prova le capacità societarie di poter coprire i propri debiti (pari a poco meno di 102 milioni di euro) con le attività prodotte. Ben diversa, invece, la situazione relativa ai debiti da saldare entro la fine dell’esercizio in corso: l’indice di solvibilità corrente pari a 0,48, il che significa che in linea teorica il club non sarebbe in grado di saldare i propri debiti a breve termine. Brutte situazioni di cui Paul Baccaglini deve tenere conto in vista del prossimo 30 giugno. In queste condizioni, il Palermo necessita di seri interventi soprattutto sul breve termine. Mosse auspicabili a partire dall’ingresso in società dell’ex inviato delle lene, che il prossimo 30 aprile dovrebbe entrare in possesso dell’intero pacchetto azionario della società. Quelli che lo stesso Baccaglini continua a definire come «piano A» e «piano B» per il club, a seconda delle categorie in cui militerà la squadra nella prossima stagione, non possono non passare da un progetto di riequilibrio finanziario”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.