Gilardino si presenta: «A Palermo con gli obiettivi Nazionale e 200 gol in A, episodio mano dimenticato. La mia opinione su Zamparini, Iachini e i compagni…»

Il giorno che si attendeva praticamente dal momento del suo arrivo a “Punta Raisi” è arrivato: Gilardino è stato presentato alla stampa. Una conferenza stampa ritardata di qualche giorno, perché il presidente del Palermo Zamparini, principale artefice di questo colpo di mercato, ci teneva moltissimo ad essere presente. E infatti sono arrivati così, uno di fianco all’altro alla conferenza di presentazione, tenutasi oggi alle 13 al “Barbera”, davanti a decina di giornalisti. E’ un Alberto Gilardino sereno, abituato a questo tipo di pubblico. Tuttavia non nasconde la sua felicità e la sua voglia di iniziare questa nuova avventura, con la consapevolezza che potrebbe essere l’ultimo importante capitolo della sua carriera.

SCELTA DI PALERMO «Volevo innanzitutto ringraziare il Presidente, il direttore sportivo Gerolin e tutto il Palermo per avermi scelto. Ho lavorato con il mio preparatore per un mese prima di arrivare qui. Poi sono arrivati i rosanero e ho colto subito quest’opportunità importante. Voglio mettermi ancora in gioco in serie A, non mi sento un trentatreenne, ho ancora tanta voglia di fare bene. Sono qui per il bene del Palermo e anche per provare a riconquistare la Nazionale. Ma prima dovrò dare il massimo per questa maglia. Ho tante motivazioni, so che Palermo è una grande piazza e che c’è tanto entusiasmo».

EREDITA’ DI DYBALA «Sinceramente ci sono abituato. Quando dal Parma sono passato al Milan raccoglievo l’eredità di Hernan Crespo, che solo qualche mese prima aveva segnato una doppietta in finale di Champions. A Firenze ho dovuto fare i conti con il “ricordo” di Toni. Sicuramente Dybala ha fatto tanto per il Palermo, ha lasciato un gran bel ricordo qui. Essendo molto giovane farà una grande carriera, gli auguro le migliori fortune. Io mi metto a disposizione del mister, poi sarà il campo a parlerà per me».

EPISODIO DEL GOL DI MANO «Quell’evento negativo successo al “Barbera” parecchi anni fa, durante un Palermo-Fiorentina, rappresenta uno dei lati più brutti della mia carriera. Ho anche pagato con delle giornate di squalifica. E’ comunque un episodio che ho superato. Adesso voglio soltanto fare il bene per i tifosi del Palermo e per questa squadra. Tocca a me riconquistarli con l’unico mezzo che ho a disposizione, i gol e le prestazioni in campo».

OBIETTIVI PERSONALI «Mi sento bene fisicamente, ho tanta voglia di fare ma come sempre deciderà il mister se schierarmi o meno già a partire da domenica prossima. Mi piacerebbe poter giocare e fare gol con Franco Vazquez al mio fianco. Mi auguro di giocare con lui anche in Nazionale. Il mio obiettivo è di fare più gol possibili, sono ritornato in serie A perché mi sono posto un traguardo ben preciso che è quello di arrivare a 200 gol nella massima serie. Spero, inoltre, di poter essere un aiuto per tutti i giovani presenti in squadra e di poter dare loro consigli. Ai tifosi dico di venire sempre allo stadio, abbiamo bisogno di loro per i risultati positivi».

OPINIONE SULLA SQUADRA «C’è un bel gruppo, con 6-7 giocatori di grande esperienza, tanti giovani e diversi stranieri che hanno voglia di mettersi a disposizione e imparare. Sono contento che Vazquez sia rimasto. E’ un giocatore importantissimo, tra le linee sa essere devastante. Sorrentino? A giugno ci siamo incontrati in Sardegna e abbiamo scherzato su un mio possibile approdo al Palermo. Tra una battuta e l’altra dopo tre mesi mi trovo realmente qua e lui è addirittura venuto a prendermi in aeroporto. Se gli ho fatto qualche gol in passato? Un paio glie ne ho fatti…»

IACHINI E ZAMPARINI «È la seconda volta che io e Zamparini ci incontriamo, ma ci conosciamo già da tanti anni. Ricordo che mi voleva portare a Venezia quando avevo 18 anni. Se sono stato vicino ai rosa in passato? Sinceramente non ricordo, forse quando giocavo al Parma, è possibile. In questi giorni ho avuto modo di conoscere Iachini. Ho trovato un allenatore molto preparato e scrupoloso. Prepara le partite nel dettaglio ed oggi nel calcio moderno non si può sbagliare nulla. Durante la mia carriera ho giocato con tante squadre, tanti moduli e tanti tipi di giocatori. Non mi fa differenza giocare in una maniera piuttosto che in un’altra».

CARPI «Mi ha cercato prima del Palermo, ad inizio calciomercato. Il mio procuratore mi ha riferito questa situazione ma in quel momento ho preferito temporeggiare. Poi sono arrivati i rosanero. La trattativa all’ultimo si è un po’ complicata ma per fortuna si è risolto tutto. Verrà qui tutta la mia famiglia. Domenica contro la squadra di Castori sarà una gara difficile, piena di insidie. Noi abbiamo iniziato bene, con due vittorie e zero gol subiti».