Zamparini a tutto campo: «Vi presento Gilardino, un ragazzino dentro. Iachini insoddisfatto? Ecco come la penso sulla nostra squadra…»

E’ una giornata importante per Palermo quest’oggi. No, non per la pioggia battente che pare abbia anticipato di qualche giorno l’autunno. Zamparini è in città: per discutere sul centro sportivo, per “chiarirsi” una volta per tutte con il suo tecnico Iachini e, soprattutto, per presentare Alberto Gilardino, ultimo acquisto dei rosanero ed evento dall’alto tasso mediatico al quale il presidente, come da lui ammesso, non voleva mancare.

PRESENTAZIONE GILARDINO «È un fatto straordinario che io presenti di persona un giocatore, credo non sia mai successo da quando sono al Palermo. Voglio presentarlo io perché sono contento dell’arrivo di Gilardino, un Campione del Mondo che ha molto entusiasmo. Voglio ringraziarlo, nonostante la sua età ha la voglia di un ventenne. Solitamente acquistiamo giocatori con altre carte d’identità: Toni è arrivato a 27 anni, Amauri ne aveva 26. Gli altri che sono arrivati, come Cavani o Dybala, erano molto più giovani. Su lui abbiamo cambiato modo di agire. Si è presentata quest’occasione e l’abbiamo voluta cogliere al volo. Spero chiuda la carriera qui. Se mi auguro che Conte possa guardare con più interesse il Palermo? Sì, spero che Gila possa conquistare nuovamente la nazionale».

MERCATO DELLE PUNTE «Gilardino è stata un’occasione. Il nostro primo obiettivo era Araujo del Las Palmas, ci piaceva anche Calleri del Boca Juniors ma è andata male, nonostante avessimo presentato in entrambi i casi delle offerte importanti. Poi si è presentata l’opportunità di Alberto ed abbiamo accantonato le altre piste. Attaccanti come lui non ce n’è più in circolazione, nemmeno la nazionale italiana di oggi può vantare una punta del genere. C’è rimasto il tesoretto che eravamo disposti a spendere? Il Palermo non ha nessun tesoretto, abbiamo pareggiato i bilanci con la cessione di Dybala. Abbiamo fatto un’offerta importante per Araujo, ma dilazionata in tre anni. Fra due-tre stagioni l’avremmo rivenduto il doppio. Con Gilardino questo discorso non possiamo farlo. In tal senso spero che i nostri giovani Djurdjevic e Cassini possano crescere bene al suo fianco».

DIATRIBA CON IACHINI «Iachini non è contento? Lui è l’allenatore, deve pensare ad allenare e non ad esternare. L’ho già bacchettato in privato per questo, ma a pranzo ci vedremo, al termine della presentazione, discuteremo di persona. In attacco abbiamo Gilardino e Djurdjevic, che ieri ha fatto una doppietta con la sua nazionale e che credo possa essere più forte di Belotti, siamo contenti così».

RAGGI X SULLA SQUADRA «Ho fatto un’analisi tra la squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno. In porta abbiamo un capitano come Sorrentino, molto migliorato. Le sue prestazioni mi hanno stupito. La difesa è molto migliorata: al fianco di Gonzalez abbiamo messo un giocatore importante come El Kaoutari, che ha già fatto vedere buone cose. Poi abbiamo riportato a casa Struna, per il quale ho rifiutato una lauta offerta dal Napoli, o riserve di tutto rispetto come Goldaniga, Vitiello o Andelkovic. Il centrocampo è lo stesso a quello dello scorso anno, con Jajalo e Rigoni due certezze, un Chochev che è diventato titolare nella sua nazionale. Abbiamo confermato Maresca, perché abbiamo ritenuto Benali ancora non all’altezza e perché la sua esperienza può darci una mano. Abbiamo poi aggiunto Hiljemark e Brugman, due prospetti. Sugli esterni c’è Lazaar a sinistra, Rispoli a destra e tra un mese rientra Morganella. Iachini, comunque, sa che può anche cambiare modulo all’occorrenza. In attacco abbiamo perso Dybala e Belotti, ma abbiamo guadagnato Gilardino e Djurdjevic, poi ci sono i vari Trajkovski, Quaison che già conoscete, il giovane Cassini che giocherà inizialmente nella Primavera. E c’è ovviamente Vazquez. La squadra per me oggi è più forte».

CAPITOLO RINNOVI «Ci sarà tempo per discuterne. Con Lazaar c’è volontà di parlarne e sicuramente ne parleremo, anche se bisogna considerare che nel caso di Achraf il mercato è molto vivo e se una squadra gli si presenta un’offerta da un milione e mezzo di euro lui non rinnoverà mai. Per Rigoni il discorso è diverso, è all’apice della sua carriera ma comunque ha già un contratto importante. Gli insostituibili nella nostra squadra, comunque, sono giocatori come Vazquez e lo stesso Gilardino. Sinceramente poco mi interessa di come siano andate le questioni di Barreto o Munoz».