Giammarva: «Vi spiego come hanno reagito la squadra e Zamparini alla sentenza del TFN»

Intervenuto ai microfoni di “Mediagol.it”, Giovanni Giammarva, presidente del Palermo, ha parlato della reazione di Maurizio Zamparini, patron dei rosanero, dopo la sentenza emessa dal TFN sul caso Parma. Ecco le sue parole: «Come ha reagito Zamparini all’esito della sentenza del Parma? Ha reagito bene, lui davanti a questi fatti ha giustamente la voglia di andare ancora più avanti. Grande fiducia al patron. Mio rapporto con lui? Grandissima stima e affetto. Come ha reagito la squadra alla sentenza? Sono ragazzi maturi e poi devo dire che molti di loro che erano con noi anche l’anno scorso ne hanno viste di tutti i colori e quindi ormai sono abituati e hanno compreso che tutte queste tragedie non ci sono e che sono semplicemente fatti che abbiamo risolto che stiamo portando avanti e quindi adesso loro stessi sanno perfettamente che devono essere sereni e pensare solo a superare sempre la partita che dovranno giocare. Prima volta allo stadio? La prima volta è stata quando sono diventato presidente. E’ stato molto bello, mi manca andare allo stadio. Non vedo l’ora. Come vivono le mie figlie questo nuovo incarico? Le scelte che ho preso finora sono state tranquille e serene quindi hanno fiducia in me speriamo di non deluderle mai. Se mi sarei mai aspettato di entrare a far parte del Palermo? No. E’ stata una sorpresa bellissima. Avere il contatto con la città e con la tifoseria è bello. La tifoseria ha dimostrato di essere ottima con il Frosinone perché se questa cosa fosse successa tra due squadre che avano tifoserie più calde poteva accadere qualcosa di molto grave. Anche la sentenza del Frosinone non è adeguata ed è anche pericolosa. Andare a punire con 10 mila euro il lancio dei palloni allora si sta autorizzando a chi lo vuole fare con 10 mila euro a gettare palloni in campo e interrompere le partite. Se questo accade tra due tifoserie surriscaldate succede l’inferno. Secondo me la Giustizia Sportiva sta facendo passare dei messaggi estremamente pericolosi. Per quanto riguarda le nuove generazioni i ragazzi non possono vedere certi comportamenti e dopo non succede niente. Questo significa dare loro la voglia e la possibilità di raggiungere gli obiettivi di vita prendendo scorciatoie »“.