Ghirelli sul caso Casertana-Viterbese: «La regola parla chiaro, no al rinvio con 13 negativi»

«Non è una bella vicenda. Quando si è ricominciato il campionato tutti sapevamo che c’erano due regole alla base. La prima è semplice: Ci devono essere almeno 13 giocatori che non hanno il Covid-19 e in questo caso non vanno conteggiati gli infortunati o squalificati. La seconda: giochiamo con la massima sicurezza ma non c’è il 100%, visto che i tamponi possono essere negativi un giorno e positivi il successivo. Noi come Lega Pro abbiamo messo una deroga: con quattro positivi si può chiedere il rinvio, ma solo una volta e la Casertana lo aveva già chiesto. In questo caso la società aveva 16 giocatori senza Covid-19, alcuni però erano infortunati. Ieri sono stati effettuati tutti i tamponi prima della gara. Faccio anche un altro esempio: la asl di Palermo alcune settimane fa mi fece presente che c’era rischio cluster con i giocatori in campo e decisi di sospendere la partita. Se fosse arrivata la stessa cosa che da Caserta avrei fatto la stessa cosa.

Il regolamento non lo prevede, la partita può essere posticipata solo di 45 minuti. Per noi i tamponi fatti erano di un numero tale da poter giocare. Se la Casertana non fosse scesa in campo non avrebbe avuto il -1 in classifica, quindi la Casertana avrebbe potuto decidere di non scendere in campo». Queste le parole del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, rilasciate ai microfoni di “Sky Sport” in merito a quanto accaduto tra Casertana e Viterbese.