Ghirelli: «Riportiamo il pubblico negli stadi. Vi spiego cosa penso sulla presunta combine in C»

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tuttoc.com”: «Siena e Sicula Leonzio? Spiace veramente tanto. Presunta combine Bitonto-Picerno? La FIGC e la Procura Federale si sono mosse con le giuste tempistiche dal momento che le carte dalla Procura di Bari sono arrivate a luglio. L’augurio che mi faccio è che tutto venga risolto rapidamente e che si arrivi a una soluzione della vicenda prima dell’inizio della stagione. Nessuno obbliga a schierare i giovani: se tu vuoi farli giocare, accedi al minutaggio, se non vuoi, niente minutaggio. In più se sei una società che ha 28 giocatori sotto contratto, puoi mantenerli. Il punto vero è che abbiamo proposto una valorizzazione dei giovani contenendo i costi. Forse ci si dimentica che in questi mesi c’è stata l’emergenza Covid-19. Se non contieni i costi saltano i club. Ripeto: non posso dire al ministro di rinviare il pagamento dei tributi e di darmi la Cassa integrazione altrimenti muoio e poi butto via 11 milioni di euro. E ricordiamoci che i lavoratori sono anche quelli giovani, questo è bene ricordarselo. È stato il provvedimento più complicato di questi anni, perché è normale che in sede di discussione vengano fuori le differenze tra società che hanno storie, blasoni e disponibilità differenti. Questo allo stesso tempo è il bello e il brutto della Serie C».

«Pubblico negli stadi? E’ un aspetto fondamentale. Il calcio, senza pubblico, è un’altra cosa. In più una grossa fetta dei bilanci dei club di Serie C è rappresentata dagli incassi al botteghino. E se il presidente di una regione come l’Emilia-Romagna, che è stata duramente colpita dal virus nei mesi scorsi, ha deciso di riaprire gli stadi con un numero limitato di spettatori, non vedo perché anche gli altri presidenti non debbano attivarsi in tal senso. Il tutto, ovviamente, se la curva epidemiologica non salirà e se la situazione un po’ preoccupante di questi ultimi giorni diverrà più tranquilla. La salute viene prima di tutto, l’abbiamo sempre detto e siamo stati i primi a chiudere quando ancora l’emergenza Covid non era esplosa. Però, con cautela e con il dovuto distanziamento, bisogna riportare la gente sugli spalti. Anche il DPCM in corso di presentazione va in tale direzione».