Gds: “Trapani, un anno… thriller. E il futuro resta un’incognita. Heller è andato via”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla del Trapani e del suo 2019 da horror.  Fatto di luci e ombre, fatto di vittorie come quella del 15 giugno scorso al «Provinciale» contro il Piacenza, che ha riportato i granata in B, e di sconfitte, come l’ultima di domenica scorsa a Crotone che ha «certificato» il penultimo posto in classifica alla fine del girone di andata. Una «sconfitta umiliante», come l’ha definita Castori, che fa capire quanto sarà in salita l’anno che sta arrivando. Se il campo ha dunque regalato una promozione e una prima parte di Serie B horror, c’è poi l’extracalcisitico che ha tenuto banco nel 2019 – scrive il quotidiano -. Ovvero le vicende che hanno interessato la vendita del club e che hanno infiammato il cuore della tifoseria. Si comincia già a gennaio con la trattativa che doveva portare il Trapani nelle mani di una cordata di imprenditori rappresentata da Giorgio Heller. Trattativa, però, che dopo due mesi non arriva in porto. Eppure, nonostante i problemi societari, la squadra guidata da Italiano macina punti e vittorie. Il sogno della Serie B resta vivo mentre proseguono le trattative con altri imprenditori. Il 5 marzo l’annuncio ufficiale: il Trapani è stato venduto. La Liberty Lines e il patron Vittorio Morace cedono l’intero pacchetto azionario alla FM Service di Maurizio De Simone, una società con sede ad Avellino. Ad assumere la carica di presidente è Franco Baglio, commercialista romano di origini siciliane. Mentre viene redatto l’atto di acquisto in uno studio notarile campano, la Lega Pro dirama una nota esprimendo «preoccupazione per le sorti del club e auspicando una gestione adeguata della società». «Dal 18 marzo in poi possiamo stare tranquilli»: è il mantra del nuovo vicepresidente del Trapani, De Simone. Invece iniziano quattro mesi di «passione» che culminano con il licenziamento del ds Rubino, la dura contestazione di parte della tifoseria, il ritorno di Heller in campo, la messa in mora da parte dei giocatori ma anche con la vittoria dei play-off e la promozione in B. Sembra un epilogo felice, invece da quel momento in poi inizia l’estate più calda di sempre. Il 21 giugno il Trapani cambia ancora proprietà. A Roma viene firmato il passaggio della società al Gruppo Heller, ma in realtà si scopre che a comprare è la Alivision Transport, dal notaio è presente Fabio Petroni (ex Pisa Calcio). Operazione da un milione di euro, con un bonus di 580.000 euro in caso di promozione in Serie A. Alivision si impegna a pagare le rate mensilmente, in caso di mancato pagamento di due consecutive la società Trapani torna alla Fm Service. Sono giorni frenetici – prosegue il quotidiano -, per il club granata è corsa contro il tempo per iscriversi in Serie B. Heller è il nuovo presidente del club, Lorenzo Petroni (figlio di Fabio) l’ad. A furor di popolo ritorna il ds Rubino. A Rubino viene demandato il compito di trovare un allenatore, visto che all’indomani della promozione Italiano si era già accasato con lo Spezia. Ricerca difficile, l’11 luglio arriva Francesco Baldini. Giuseppe Mangiarano viene nominato direttore generale. Nel frattempo Rubino avvia il mercato estivo per rinforzare la rosa. Inizia il rosario di nomi. Alcuni tra i quindici nuovi arrivi sono infortunati, Baldini, alla sua prima esperienza in B, già alla prima di campionato è in difficoltà. Dopo la sconfitta casalinga con la Juve Stabia (2-1 per i campani) e il pareggio per  1-1 con l’Entella dell’altro ex Boscaglia. Viene cacciato a sorpresa Rubino e prima che finisca la settimana l’ad Lorenzo Petroni presenta le sue dimissioni irrevocabili. Ma nel frattempo il cda della società si è allargato facendo posto a Fabio Petroni, all’avvocato Paolo Giuliano e al ds Luca Nember che prende il posto di Rubino. Il nuovo ds inizia a cercare rinforzi fra gli svincolati e il Trapani prende Biabiany, Grillo e Strandberg. Dalla Procura federale, intanto, arriva l’avviso di chiusura indagini che vede coinvolte nove persone tra cui Fabio Petroni, Paola Iracani e Maurizio De Simone e il Trapani, per questioni relative alla cessione della società a Fm Service. In campionato il Trapani non ne imbrocca una. Domenica il ko col Crotone, ultimo di un 2019 che poteva essere bellissimo e che invece in coda ha regalato l’incubo della retrocessione. Ieri sera – conclude il quotidiano – l’ultimo colpo di scena. Fuori il presidente Giorgio Heller. Si parla di due nuovi ingressi nel cda: il marsalese Pino Pace, presidente della Camera di commercio trapanese, e Massimo Marino, editore di Telesud 3.