Gds: “Torture e minacce dai siciliani nella caserma degli orrori. Dopo le manette sono scoppiati in lacrime”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sullo scandalo di Piacenza in cui sono stati coinvolti diversi carabinieri, tra cui alcuni siciliani. Il maresciallo maggiore Marco Orlando è nativo di Petralia Sottana. Insieme agli altri due siciliani Salvatore Cappellano e Daniele Spagnolo ha pianto perché “non immaginava di arrivare a questo punto”.

Secondo gli investigatori, all’interno della caserma i carabinieri conservavano sostanze stupefacenti che usavano per ricompensare le loro fonti confidenziali delle notizie ricevute. «Quando non ritenevano esaustive le indicazioni rese dagli informatori – scrive il gip Milani –, i carabinieri avevano l’abitudine di esercitare pressioni su di loro e di minacciarli, il
tutto con la complicità del comandante della stazione, il maresciallo
Orlando».

Tuttavia, i pubblici ministeri, nel richiedere il suo arresto, sottolineano che «pare un semplice esecutore di ordini altrui».