Gds: “Tifosi, dall’amore rinnegato dopo Roma al patto di fedeltà”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla del riavvicinamento dei tifosi al Palermo. Ecco un estratto: “Beatrice ha cinque anni – si legge – è vestita rosanero di tutto punto, canta a memoria i cori degli ultrà: «Che bello è, quando esco di casa, per andare allo stadio, a tifare Palermo». Anche lei, quando fra qualche anno si parlerà di Palermo-Marina di Ragusa, quarta giornata di campionato di Serie D 2019/20, potrà dire «Io c’ero » . Beatrice rappresenta a pieno titolo una nuova generazione di tifosi ed è abbonata in Curva Nord insieme al papà, Giuseppe, che tra le tante cose fatte in vita sua per il Palermo era anche a Roma nel 2011 perla finale di Coppa Italia contro l’Inter. Quella dei quarantamila palermitani che invasero la capitale. Beatrice, per ovvie ragioni anagrafiche, a Roma non c’era; Giuseppe è uno di quelli che invece c’è stato sempre. Ci sono anche loro tra i 10.446 abbonati che rappresentano il record storico in Italia per una squadra di SerieD. Gli abbonati,lo scorso anno, erano 2.210. Sono in molti, invece, anche tra gli abbonati, quelli che «potevano esserci», ma negli ultimi anni non ci sono stati. E adesso sono ritornati e hanno stretto un patto di fedeltà con il Palermo che sembrava smarrito, forse in alcuni casi anche rinnegato. In questi anni ci si è chiesto più volte che fine avessero fatto «i quarantamila di Roma». Se non nel numero, almeno nel pathos, nell’animo e nella voglia di tifare, possiamo dire che quei tifosi c’erano anche ieri, per Palermo-Marina di Ragusa. Il Palermo sta recuperando parte della sua tifoseria, che nel frattempo si era allontanata anche perché in disaccordo con la gestione Zamparini. […] «Le nostre bandiere, i nostri colori, la nostra vita» è lo striscione con cui la Curva Nord 12 accoglie le squadre all’ingresso in campo, la coreografia è realizzata con bandiere rosa, nero e dorate. La vita come concetto c’entra anche per quelli della Curva Nord inferiore: «Che bella vita è viverla insieme a te». […] Alla fine, i 16.377 spettatori presenti ieri, si fondono in un corpo unico. Più o meno gli stessi numeri, 16.436 presenze, il «Barbera» le aveva fatte registrare per Palermo-Inter 2016-17, ultimo anno dei rosa in A. Più che nei numeri è dunque forse nella sostanza del tifo che c’è stata la rivoluzione. Il tempo dirà se è solo voglia di partecipare o fede sincera. Francesco ha accompagnato suo padre allo stadio: sono abbonati perla prima volta in vita loro e considerano lo stadio «un elemento di folklore». Alessandro, per esempio, ammette di tifare Inter, ma è abbonato perché gli piace tanto «l’atmosfera che si respira quest’anno».Al di là degli stereotipi e dei mugugni dei duri e puri, sono cose che succedono perfino in Inghilterra che è la patria del «support your local football team». Lo hanno scritto in Calcionomia (il Saggiatore) Simon Kuper e Stefan Szymanski, in un capitolo appositamente dedicato: «I tifosi sono poligami. Gente che a Plymouth tifa Chelsea. Eppure se il Plymouth Argyle raggiungesse la finale di FA Cup, tutti andrebbero a Wembley con la maglia verde della loro squadra locale, cercando di dimostrare di essere i fedelissimi di sempre». Verità indicibile, eppure così reale”.