Gds: “Palermo: vandalizzata la panchina rossa, nuovi danni nel centro storico”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli atti vandalici in centro a Palermo.

Il centro storico sempre più terreno di scorribande dei vandali, che non risparmiano neanche uno dei simboli della lotta alla violenza sulle donne: la lista dei continui danni alle automobili di residenti e visitatori si allunga e annovera anche la panchina in piazza Bottego, proprio di fronte piazza San Domenico, da poco colorata di rosso dai ragazzi dell’istituto Francesco Ferrara in occasione dello scorso 25 novembre. Il fenomeno dei vandalismi è ormai in escalation e a farne le spese ieri sono state altre due autovetture parcheggiate nella zona di via Montevergini. Risultato: in frantumi un lunotto, mentre ad un’altra automobile, con un mattone, è stato distrutto il finestrino e danneggiata la carrozzeria.

Un pugno, invece, ha spaccato la targa appesa alla panchina a pochi passi da via Napoli. A renderlo noto è il vicepresidente della prima circoscrizione, Antonio Nicolao: «Spiace vedere la targa vandalizzata probabilmente da un pugno – dice – sferrato da chi avrebbe bisogno di essere aiutato. Ma la storia ci insegna che per ottenere le rivoluzioni culturali ci vuole tempo e perseveranza, e questo gesto è un modo violento di dissentire – prosegue Nicolao – Qui però nessuno ha intenzione di arrendersi e andremo avanti, anche se dovessimo sostituire la targa all’infinito».

La scuola, che da qualche mese aveva anche adottato la piazzetta ripulendola dai continui rifiuti generati dalla movida, reagisce e attacca: «Il territorio è la nostra casa – spiega la  dirigente scolastica del Ferrara, Ilaria Virciglio – la città è la nostra casa e la scuola continuerà con grande determinazione a insegnare agli studenti e alle studentesse che la propria casa necessita di cura, di amore e di dedizione e non di violenza. Anche quando la violenza verso persone e cose sembra imperversare, noi del Ferrara continueremo ad andare in direzione ostinata e contraria».